Cobas

[POMIGLIANO] Di Maio incontra licenziati e disoccupati, in lotta con gli studenti


OPERAI STUDENTI DISOCCUPATI 

VINCEREMO ORGANIZZATI

Lunedì 19 ore 8,00 presidio di lotta 

ingresso principale istituto Barsanti in via Mauro Leone POMIGLIANO

Stamane, a Pomigliano (NA), il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha incontrato i licenziati politici Fiat-Fca e i disoccupati napoletani autorganizzati del Movimento di Lotta “7 Novembre”, in presidio di protesta davanti alla scuola superiore ITI “E. Bersanti” insieme agli studenti in lotta.

Qui, un video della mattinata:
– https://www.facebook.com/collettivo48ohm/videos/316440902508886/

Seguiranno aggiornamenti…

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Spett.le Questura di Napoli
Spett.le Commissariato PS di Acerra (NA)
Spett.le Comando della Polizia Municipale di Pomigliano d’Arco (NA)

Oggetto: preavviso di pubblica manifestazione

La scrivente Organizzazione Sindacale Sindacato Intercategoriale Cobas, 

• avendo appreso che in data 19/11/2018 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, on. Luigi Di Maio verrà in visita a Pomigliano d’Arco;

• avendo più volte richiesto a mezzo PEC un incontro coi rappresentanti del suddetto ministero al fine di aprire un confronto sull’emergenza disoccupazione e più nello specifico sul caso dei cinque licenziati politici in FCA, ciò senza esito ne riscontro alcuno comunica che in data 19/11/2018, a partire dalle ore 8,30 la scrivente svolgerà un presidio in forma stanziale nell’area antistante l’Istituto Tecnico Industriale “E. Barsanti”, via Mauro Leone 105, Pomigliano d’Arco (NA), al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e rinnovare la richiesta al Ministro di ricevere una delegazione di lavoratori e licenziati.

In attesa di riscontro porgiamo distinti saluti.

Napoli, 15/11/2018

Giuseppe D’Alesio- Coordinatore provinciale SI Cobas Napoli
Domenico Mignano- Responsabile provinciale SI Cobas FCA
Sindacato Intercategoriale Cobas

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Lunedì il ministro Di Maio sarà in visita all’istituto tecnico Barsanti di Pomigliano. 

Dopo due mobilitazioni nazionali organizzate dagli studenti verrà a raccontare loro altre chiacchiere come ha già fatto con i licenziati politici della FCA, con gli operai della Doria di Acerra che ha chiuso i battenti, con i lavoratori dell’Ilva e i cittadini residenti a Taranto, con quelli di Melendugno che aspettavano la fine del progetto TAP e in tutte le circostanze in cui abbiamo avuto la conferma che con il governo lega-cinque stelle nulla sarebbe cambiato per i soggetti che la società capitalista sfrutta, emargina e impoverisce.

In molti specialmente al Sud, sfiduciati della possibilità di poter migliorare le proprie condizioni attraverso il conflitto e ormai distanti da una sinistra da sempre serva degli interessi economici padronali, hanno creduto che il governo a guida cinque stelle potesse rappresentare un momento di svolta, ma è sempre più evidente che, nonostante un decreto chiamato “dignità”, le condizioni di sfruttamento per chi è costretto a vendere tempo e lavoro non accennino a diminuire, essendo legate a dinamiche del ciclo economico che nessun governo può controllare, che il tanto sbandierato “reddito di cittadinanza” somigli a un piccolo obolo condizionato da una molteplicità di fattori che porteranno sgravi e incentivi alle imprese, sfruttamento e precarietà per chi ne sarà beneficiario. 

Anche gli studenti che aspettavano una modifica sostanziale della disastrosa riforma Renzi sono rimasti a mani vuote, ancora costretti a misurarsi con il lavoro gratuito in alternanza e i soliti tagli al sistema pubblico d’istruzione inseriti nella nuova manovra finanziaria.

È sul versante della lotta ai poveri invece che questo governo sta mostrando di che pasta è fatto e non ha disatteso alcuna aspettativa: sotto le insegne dello slogan “prima gli italiani”, con un’incessante propaganda razzista, si tenta di operare una divisione nella classe lavoratrice con lo scopo di mettere in concorrenza nativi e immigrati affinché risultino più ricattabili e più deboli davanti alle offensive padronali; gli sgomberi ai poveri senza casa e nei centri di solidarietà per migranti sono all’ordine del giorno, nel decreto a firma Salvini si introducono altre norme repressive per chi sciopera e lotta sul proprio posto di lavoro. 

Siamo solo all’inizio.

Il tempo come sempre ha la testa dura, svela gli inganni, demistifica la realtà. 

Trasformiamo sfiducia e disillusione in lotta!

LUNEDI 19 ALLE ORE 08.00 CONVOCHIAMO UN PRESIDIO ALL’INGRESSO DELL’ISTITUTO TECNICO BARSANTI IN VIA MAURO LEONE A POMIGLIANO. 

CONTESTIAMO IL GOVERNO DI MAIO-SALVINI!

SI COBAS FCA 
STUDENTI IN LOTTA
COLLETTIVO 48OHM

Qui, un video della giornata di lotta:
https://www.facebook.com/collettivo48ohm/videos/316440902508886/

Vedi anche:

– [POMIGLIANO] Caro Di Maio le chiacchere se le porta via il vento
http://sicobas.org/news/3303-pomigliano-caro-di-maio-le-chiacchiere-se-le-porta-via-il-vento