Cobas

[COMUNICATO] Piacenza: è scontro non tra “bande” sindacali, ma tra chi vuole dividere i lavoratori per perdere e chi unire gli operai per lottare e vincere

Il S.I. Cobas nazionale esprime sdegno e preoccupazione per il concatenarsi di vicende che vedono la propria sezione piacentina al centro di attacchi e polemiche di varia natura.

E’ di dominio pubblico la lunga lista di aggressioni e provocazioni ai danni di nostri iscritti messa in atto negli ultimi mesi dagli aderenti alla sigla USB logistica.

Intrecciandosi ad alcune importanti vertenze che hanno visto in ogni occasione il S.I. Cobas strappare significative vittorie contro grandi operatori multinazionali, questi episodi hanno portato a momenti di scontro e tensione fra lavoratori che la stampa e l’opinione pubblica hanno spesso catalogato come conflitto fra sigle sindacali.

Respingiamo nel modo più assoluto questa lettura: in ogni occasione, come testimoniato da video e interventi riportati sui nostri media e pagine social, gli operatori del S.I. Cobas si sono adoperati per promuovere la concordia fra lavoratori e il rifiuto della “guerra fra poveri”.

Non accettiamo che episodi dettati da dissapori personali e aggressioni a senso unico possano essere con superficialità interpretate come scontri fra opposte fazioni, ne possiamo ritenere parificabile la posizione dei nostri aderenti con quella dei propri aggressori.

Questa interpretazione pare essere stata acquisita anche da alcune aziende, che non hanno mancato di notificare lettere di richiamo e contestazioni ai nostri aderenti riferite ad iniziative e assemblee sindacali dove i nostri referenti e RSA si sono impegnati al massimo per stemperare il clima di scontro venuto a crearsi nei magazzini.

Riteniamo detti richiami irricevibili e ci batteremo per il loro ritiro, ma non possiamo non constatare come essi siano facilitati da una narrazione distorta e menzognera degli eventi, che vorrebbe le recenti tensioni espressione di una “guerra fra bande”.

Una narrazione che respingiamo categoricamente: non si può parlare di guerra tra bande per il semplice motivo che di banda ve n’è una sola, e da mesi, per non dire anni, opera indisturbata in alcuni magazzini del piacentino rendendosi protagonista di aggressioni, provocazioni e blocchi pretestuosi dei cancelli al solo fine di colpire e intimorire gli iscritti S.I. Cobas e indebolire chi con coerenza e con anni di lotta ha riportato concretamente i diritti e la legalità nel settore del Trasporto Merci e Logistica.

In GLS questo squallido teatrino va avanti da un anno e mezzo.

Tralasciando il lungo elenco dei gravissimi episodi di violenza che hanno visto protagonisti questi personaggi, ci limitiamo ad evidenziare solo l’ultimo avvenimento in ordine temporale: qualche giorno fa il solito gruppetto di iscritti a USB ha bloccato i cancelli del magazzino GLS per ore non certo per rivendicare migliori condizioni lavorative e salariali, bensì per protestare contro il ritorno al lavoro di un nostro iscritto che aveva già subito 10 giorni di sospensione per il semplice fatto di essersi difeso da un agguato in 10 contro uno da parte dei soliti noti, peraltro all’esterno del magazzino.

Come ultimo tassello di questo clima di delegittimazione del Sindacato, abbiamo l’episodio che ha visto protagonista un nostro aderente, un ventunenne fermato e tradotto in questura perché sorpreso in possesso della risibile quantità di sei grammi di hashish.

Senza aprire una polemica nel merito del fatto e della legislazione criminogena che rende sanzionabile il possesso di modesti quantità di sostanze illecite, ciò che ci preme evidenziare è che il ragazzo è uscito dalla questura con una costola rotta e si è reso necessario un suo ricovero in ospedale.

Qualsiasi sia il motivo di un fermo e qualsiasi sia l’organizzazione sindacale a cui aderisce una persona, lo stato di diritto impone il rispetto della persona e dei suoi diritti umani, evidenziando quindi una situazione di abuso che è nostra intenzione denunciare a prescindere dalla situazione giuridica del ragazzo.

Tanti, troppi segnali di un “accerchiamento” a tinte fosche alla nostra organizzazione, rea forse di aver pestato piedi importanti e di essere riuscita a garantire diritti e dignità per migliaia di lavoratori nel piacentino prima esposti al più brutale sfruttamento e caporalato.

Chiediamo l’immediata fine di questo vortice di fatti deprecabili e provocazioni, rilanciando la palla sul terreno della contrattazione sindacale: tanta ancora è la strada da fare per tornare a garantire che il lavoro sia fattore di crescita e sicurezza e non ricatto in assenza di diritti.

Invitiamo dunque soprattutto le parti datoriali ad evitare di usare queste mistificazioni al fine di alimentare divisioni tra i lavoratori, alimentando o tollerando questa situazione surreale per i propri calcoli di bottega.

Non possiamo accettare che a poche settimane dalla firma di un accordo nazionale di secondo livello che migliora notevolmente le condizioni dei lavoratori rispetto al CCNL di categoria, e alla vigilia di una complessa trattativa sui premi di risultato, le committenze legate a FEDIT da un lato discutono in maniera cordiale ai tavoli sindacali e dall’altro tollerano o addirittura si mostrano compiacenti con questa “strategia della tensione” alimentata ad hoc per arrestare (anche nel senso stretto del termine) il processo di emancipazione e di riscatto di migliaia di lavoratori dallo sfruttamento e da quel caporalato di cui tanti si riempiono la bocca senza sapere cosa sia realmente.

S.I. Cobas Piacenza

Vedi anche:

– [TNT] A Piacenza il fallimento finale di Usb logistica
https://sicobas.org/news/3300-tnt-a-piacenza

– [GLS] Assemblea a Piacenza: gli operai non si fanno intimidire
http://sicobas.org/news/3299-gls-assemblea-a-piacenza-gli-operai-non-si-fanno-intimidire

– [PIACENZA] Un giovane operaio Leroy Merlin del S.I. Cobas aggredito da un collega Usb
http://sicobas.org/news/3286-piacenza-un-giovane-operaio-leroy-merlin-del-s-i-cobas-aggredito-da-un-collega-usb

– [PIACENZA] Un’altra aggressione agli operai Gls dagli squadristi Usb
https://www.sicobas.org/news/3271-piacenza-un-altra-aggressione-agli-operai-gls-dagli-squadristi-us

– [TNT] Gli operai di Piacenza contro ogni attacco
https://sicobas.org/news/3253-tnt-gli-operai-di-piacenza-contro-ogni-attacco-padronale-e-sindacale-alla-lotta

– [PIACENZA] Il modo migliore per rispondere alla violenza e all’opportunismo del dirigente Usb Montanari: lotta di classe!
https://www.sicobas.org/news/3143-piacenza-il-modo-ligliore-per-rispondere-alla-violenza-e-all-opportunismo-del-dirigente-usb-montanari-lotta-di-classe 

– [COMUNICATO] L’Usb getta la maschera: fuori i provocatori dal movimento operaio
https://www.sicobas.org/news/3153-comunicato-l-usb-getta-la-maschera-fuori-i-provocatori-dal-movimento-operaio

– [PIACENZA] Sui Montanari, comunisti a parole opportunisti nei fatti
https://www.sicobas.org/news/3139-piacenza-sui-montanari-comunisti-a-parole-opportunisti-nei-fatti

– PIACENZA] Lotta operai leroy Merlin verso un esito positivo
https://www.sicobas.org/news/3211-piacenza-lotta-operai-leroy-merlin-verso-un-esito-positivo

– [PIACENZA] Sciopero degli operai Leroy Merlin: fino alla vittoria!
https://sicobas.org/news/3196-piacenza-sciopero-degli-operai-leroy-merlin-fino-alla-vittoria

– [PIACENZA] La lotta degli operai Leroy Merlin: avanti fino alla vittoria!
https://sicobas.org/news/3187-piacenza-la-lotta-degli-operai-leroy-merlin-aggiornamento

– [PIACENZA] Scioperano gli operai Leroy Merlin e da Parigi arrivano i capi
ttp://sicobas.org/news/3173-piacenza-scioperano-gli-operai-leroy-merlin-da-parigi-arrivano-i-capi

– [PIACENZA] Precariato: la lotta degli operai Leroy Merlin:
http://sicobas.org/news/3168-piacenza-precariato-la-lotta-degli-operai-le-roy-merlin

– [COMUNICATO] Lotta di classe o di bottega? Sul contrasto S.I. Cobas e Usb a Piacenza
https://www.sicobas.org/news/2888-comunicato-lotta-di-classe-o-di-bottega-sul-contrasto-si-cobas-e-usb-a-piacenza