8 MARZO: LOTTIAMO E SCIOPERIAMO!
L’8 MARZO è nata come giornata internazionale di lotta delle donne proletarie, per la parità uomo-donna nella società, nella famiglia, sul lavoro; contro ogni forma di oppressione di genere, e di patriarcalismo.
Molta strada hanno fatto le donne in oltre un secolo di lotte, ma molta strada c’è ancora da compiere, se ancora quotidianamente si hanno femminicidi, stupri, violenza domestica e schiavitù sessuale, molestie e ricatti sui posti di lavoro, permessi di soggiorno condizionati al matrimonio; se ancora gran parte del carico di lavoro domestico e del lavoro di cura ricade sulle donne; se questo le costringe a lavori part-time, precari e malpagati, se i salari delle donne restano inferiori a quelli degli uomini; se lo Stato con i tagli al welfare (dalla sanità agli asili nido) scarica ancor più il lavoro di cura sulle donne proletarie (quelle borghesi possono permettersi colf, badante e governante).
Questo governo poi, con il ddl fascio-clericale di Pillon vuole far arretrare la condizione femminile restaurando un modello di famiglia autoritaria e patriarcale
recludendo la donna dentro la famiglia perfino nei casi di violenza domestica.
Per questo il SI Cobas ha proclamato lo sciopero l’8 marzo, per le lavoratrici e i lavoratori, i quali devono disfarsi di mentalità e abitudini maschiliste e patriarcali, lottando insieme alle donne contro l’oppressione di classe e di genere in una prospettiva anticapitalista.
Agli uomini chiediamo di sostenere lo sciopero in tutti modi possibili, anche facendosi carico del lavoro di cura.
L’8 marzo cade mentre sono aperte lotte importanti di fabbriche con forte presenza femminile: Italpizza a Modena e Toncar a Muggiò (Monza).
Alla Toncar lavoratrici/ori lottano contro il licenziamento di tutti i sindacalizzati, e l’assunzione al loro posto di lavoratori a sei mesi, messi a lavorare su turni di 12 ore al giorno, sabato e domeniche inclusi.
Ai “vecchi” lavoratori come condizione per lavorare hanno chiesto la disdetta dal SI Cobas (colpevole di avere chiesto il rispetto del contratto nazionale).
Il Governo, la Prefettura, la Questura hanno schierato un vero esercito di carabinieri e polizia per reprimere la lotta di lavoratrici/ori licenziati, di fatto a sostegno delle criminali attività antisindacali dei padroni.
Negli ultimi giorni non solo hanno manganellato lavoratrici/ori licenziati, ma hanno arbitrariamente arrestato un operaio che non aveva commesso nulla se non partecipare alla lotta, e gli hanno notificato un provvedimento di foglio di via obbligatorio da Muggiò.
Vogliono impedire anche la lotta per difendere il posto di lavoro, costringere i lavoratori a subire in silenzio sfruttamento, ingiustizie, angherie.
È questo il vero significato del Decreto Sicurezza.
Salvini vuol fare della Toncar un modello della “legge e ordine” dei padroni.
Opponiamoci con la lotta e la solidarietà più ampia tra lavoratrici/ori italiane/i e immigrate/i!
Per questo l’8 marzo manifestiamo insieme, donne e uomini, contro l’oppressione di classe e di genere, contro la repressione padronale e statale, contro il razzismo per la parità uomo-donna sul lavoro, nella società e in casa!
VENERDì 8 MARZO, ORE 10, via Sondrio 3, Muggiò (MB)
CONCENTRAMENTO DAVANTI ALLA TONCAR
CORTEO fino alla Prefettura di Monza
Sindacato Intercategoriale COBAS