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[GENOVA] Riuscito lo sciopero dei lavoratori: solidarietà, autonomia e internazionalismo nella lotta… Uniti verso lo sciopero dei porti del 23/5!

UNA SCINTILLA PUO’ INCENDIARE LA PRATERIA!

COMUNICATO SULLA GIORNATA DI LOTTA AL PORTO DI GENOVA CONTRO L’ATTRACCO DELLA BAHRI YANBU E RILANCIO DELLA LOTTA IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO DEI PORTI!

Lunedì mattina 20/05/2019 la nave saudita Bahri Yanbu è stata bloccata.

Le armi che doveva imbarcare, destinate alla guerra nello Yemen, hanno dovuto ritornare nei magazzini.

La nave, pertanto, si troverà costretta a salpare senza aver portato a termine la sua missione.

Una piccola ma non irrilevante vittoria del fronte internazionalista e antimperialista.

Ciò è stato possibile grazie alla mobilitazione e alla cooperazione di molteplici forze.

I portuali, in primis, che hanno proclamato lo sciopero, l’intero personale portuale, che ha facilitato l’ingresso in porto degli attivisti infine, ma non per ultimo, la numerosa e significativa presenza di militanti e sodali i quali, sin dalle 5 del mattino, si sono presentati all’ingresso del varco del ponte Eritrea a sostegno dello sciopero dei portuali e per bloccare il varco.

I prodromi di questo piccolo successo si erano già avvertiti nel corso dell’Assemblea cittadina di venerdì 17 tenutasi presso la CULMV quando, gran parte della platea, ha sostenuto senza esitazioni la determinazione espressa dai compagni del CALP (Collettivo autonomo lavoratori portuali) a portare avanti il blocco e il boicottaggio della nave.

Ciò ha fatto sì che le titubanze e i timori della componente CGIL presente in assemblea, tendenzialmente disponibile a un atto puramente formal che non impegnasse più di tanto i lavoratori portuali, venisse meno.

Sulla spinta della base operaia e della pressione militante dell’Assemblea è stata la stessa CGIL a proclamare lo sciopero.

Sciopero e picchetto perfettamente riusciti.

Obiettivo pienamente raggiunto.

Questa la cronaca obiettiva degli eventi.

Da ciò è possibile trarne alcuni insegnamenti.

L’unità della classe è una forza che non può essere vinta e piegata ma l’unità, come quanto andato in scena dimostra, si costruisce solo dentro la e le lotte.

È nella lotta che l’autonomia operaia si fa direzione politica a tutti gli effetti.

Questa la strada che, come S.I. Cobas, da sempre perseguiamo.

Crediamo che la giornata di lunedì 20 rappresenti un’occasione da cogliere e rafforzare.

Nei prossimi giorni una serie di scadenze offrono la concreta possibilità di andare a una prima verifica di quanto appena affermato.

Giovedì 23 maggio il porto conoscerà una nuova giornata di lotta e mobilitazione per lo sciopero nazionale dei lavoratori portuali.

Dentro questa lotta ci saremo interamente indicendo sciopero di 24 ore per quella giornata, partecipando attivamente al blocco e al picchettaggio dei varchi.

S.I. Cobas Genova