LA LOTTA al CASEIFICIO “Pezzana”
rompe il silenzio sulle condizioni di sfruttamento e impoverimento dei lavoratori
Da molti anni le condizioni di vita di noi lavoratori sono sempre più andate peggiorando, oggi chi lavora è sempre più povero, costretto spesso a una condizione di ricatto e di sottomissione per mantenere misere condizioni di sopravvivenza.
Paghe sempre più basse, lavoro sempre più precario, contratti spesso illegittimi che non rispettano neanche i minimi contrattuali.
Con la scusa della “crisi” i ricchi sono diventati più ricchi, a confermalo sono gli stessi dati OCSE e ISTAT: negli ultimi 20 anni, il 10% del Prodotto Nazionale (circa 180 miliardi di €) dalle tasche dei lavoratori è andata ai profitti delle imprese e delle rendite; tra l’altro, quest’ultime hanno anche visto ridursi la tassazione.
La realtà di “Pezzana” ricalca quello che è avvenuto in questi anni in tutto il Paese: un’azienda cresciuta sullo sfruttamento di noi lavoratori, dove il lavoro è stato formalmente demandato ad appalti a cooperative che gareggiavano al prezzo più basso, dove le nostre attività venivano equiparate a semplici addetti delle pulizie con un contratto illegittimo, quello del Multiservizi, il cui unico scopo è stato quello di portare al minimo la paga oraria a poco più di 6 €/ora.
“Noi lavoratori del caseificio “Pezzana” rivendichiamo legittimamente il contratto che ci spetta, quello degli Alimentaristi, dove le paghe seppur contenute sono migliori, sono quelle coerenti con l’attività che abbiamo sempre svolto.”
“Pezzana” demandando formalmente ad altre aziende la produzione, sta svolgendo una vera e propria attività di intermediazione di manodopera, per cui è ora che lasci cadere il velo dell’ambiguità e assuma direttamente noi lavoratori che da anni siamo praticamente al suo servizio.
Così come è ora che tutte quelle aziende che affidano le proprie attività a finte cooperative o a finte aziende appaltatrici, assumano i lavoratori direttamente.
La nostra lotta deve essere vinta, perché è anche la lotta di tutti i lavoratori: per questo chiediamo massima solidarietà a tutti.
Invitiamo a una ASSEMBLEA PER DISCUTERE COME NOI TUTTI LAVORATORI POSSIAMO CONTRASTARE IL GRAVE PEGGIORAMENTO DELLE NOSTRE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO
LAVORATORI SINDACATO INTERCATEGORIALE COBAS
S.I. COBAS Torino – c.so Vigevano 33/U – 331 599 6477 – sicobastorino@gmail.com – www.sicobas.org – fb: “SI Cobas Torino”