Riprendendolo da S.I. Cobas Piacenza, pubblichiamo dalla pagina facebook “Diritti per i lavoratori Amazon”:
“Siamo veramente al paradosso.
Anzi: siamo al disvelamento della realtà.
Lungi da noi accanirci contro questa signora, le cui scelte sono già di per loro autoevidenti.
Occorre però riflettere su due aspetti, il primo che riguarda noi lavoratori Amazon e il secondo che riguarda il mondo sindacale in genere.
Per quanto riguarda noi: non ci stupisce che la signora della CISL sia passata alla “gestione personale” di una grossa azienda.
Di fatto, ciò che lei e i colleghi di CGIL, UIL e UGL facevano era già “gestione personale” per conto di Amazon.
Da noi si ebbe la più grande farsa di sciopero che la storia ricordi, con 4 ore dichiarate in anticipo, senza blocco (unico strumento utile nel settore), che non portarono a niente ma che vennero spacciate da costoro per un “accordo storico”.
Questo significa governare la rabbia e prevenire la protesta.
Gestione personale, appunto.
Ricordiamo fin troppo bene quando mandarono i reparti celere a tenerci lontani i lavoratori del S.I.Cobas venuti a darci solidarietà, e le mail dei giorni seguenti in cui li definivano “criminali che vogliono far chiudere l’azienda”.
Terrorismo senza alcun senso mentre loro firmavano accordi sulla nostra testa e noi rimanevamo schiavi, unica goccia ormai nell’intero polo logistico di Castel San Giovanni a non godere delle conquiste del S.I.Cobas (scorrete la nostra bacheca, l’ultima proprio ieri, e anche in quel caso le medesime argomentazioni che venivano usate contro gli scioperanti..che però come sempre hanno vinto).
La seconda riflessione è più ampia.
Investe ciò che il sindacato confederale (della UGL nemmeno parliamo, tanto si sa chi aiutano..) è diventato.
Non è la prima volta che assistiamo a queste “porte girevoli” fra ruolo di rappresentanza sindacale e posti di responsabilità in grandi aziende.
Ciò avviene in particolare nelle coop che operano nella logistica.
È una dinamica vergognosa che rende autoevidente a chiunque come non si possa sperare in alcuna difesa da parte di quelle sigle.
Grida vendetta quando alcune grandi fabbriche gestite da loro finiscono sui media nazionali in caso di crisi, e come alle robianti dichiarazioni seguano puntualmente accordi tremendi senza alcuna forma di lotta.
Ma è sul territorio, in tanti grandi e piccoli casi come questo, che si impatta con la dura realtà e ci si rende conto del perchè la parola “sindacato” sia delegittimata.
Occorre cambiare strada, per il nostro bene e al più presto.
6 ottobre
Diritti per i lavoratori Amazon “