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[ALESSANDRIA] Continua la lotta per il reintegro dei lavoratori licenziati in Coop e Gls. Contro fogli di via e repressione: sciopero!

DECINE DI LICENZIAMENTI AL MAGAZZINO COOP DI TORTONA

CONTRO LICENZIAMENTI, FOGLI DI VIA E
REPRESSIONE RILANCIAMO LA LOTTA!

CASSA DI RESISTENZA PER I LICENZIATI!

SCIOPERO GENERALE!

Nella provincia di Alessandria continua l’attacco senza sosta contro le lotte dei lavoratori S.I. Cobas, con l’aperta connivenza di Prefettura, Questura, Ispettorato del Lavoro e il silenzio assordante del sindacalismo concertativo, incapace di indicare ai lavoratori alcuna prospettiva di lotta reale, se non quella di muta accettazione delle condizioni di sfruttamento che il padronato vorrebbe imporre in tutti gli stabilimenti e magazzini.

A Tortona, la CLO – cooperativa che ha in gestione il deposito COOP – evidentemente spaventata dal continuo rilancio delle iniziative, scioperi e blocchi messi in campo dai lavoratori, prova a giocare l’ultima carta che ha in mano: il licenziamento di tutti i lavoratori che in queste settimane e mesi hanno partecipato allo sciopero e al percorso di sindacalizzazione dentro quel magazzino.

Licenziano più di 20 lavoratori pensando di mettere a tacere una lotta che chiede salario, migliori condizioni di lavoro, rispetto dei lavoratori da parte dei responsabili, riconoscimento del sindacato scelto dai lavoratori, dignità!

Licenziano 20 lavoratori perché iscritti al S.I. Cobas e perché (e questo lo scrivono pure nelle loro lettere di licenziamento) sono stati protagonisti dei blocchi e degli scioperi davanti ai cancelli del magazzino!

Mettono più di venti famiglie per strada credendo di spaventare, pensando di arrivare dove non erano riusciti ad arrivare fino ad ora con le continue manganellate e lacrimogeni sui lavoratori in sciopero, con la militarizzazione del magazzino e la costante presenza di blindati, con le squadre di crumiri organizzate dalla CLO per picchiare gli operai in picchetto, con le denunce da parte della questura di Alessandria, con i continui rallentamenti burocratici delle pratiche di permesso di soggiorno e cittadinanza dei lavoratori protagonisti delle lotte sul territorio, ecc..

Il fatto poi che alla GLS di Alessandria s’impedisca ai lavoratori iscritti al sindacato di effettuare il passaggio d’appalto alla nuova società subentrante, su altri stabilimenti s’inizi a parlare di esuberi, si mobilitino Questura e Carabinieri per una semplice inaugurazione di una sede sindacale a Tortona, venga notificata l’apertura della procedura per 8 fogli di via nei riguardi di operatori sindacali e solidali che intervengono e organizzano le lotte in queste stesse aziende, da il senso dell’attacco complessivo che non solo la COOP, ma un intero blocco di potere sta provando a portare avanti contro il sindacato e, soprattutto, contro il percorso di lotta che ormai centinaia di operai hanno messo in moto su tutta la provincia di Alessandria.

E’ a fronte di questo quadro grave e pericoloso – in relazione al quale tutte le istituzioni non hanno saputo far altro che balbettare la propria sudditanza verso gli interessi padronali – che occorre rilanciare con forza e coraggio la lotta e mobilitazione che ormai travalica la “vertenza COOP” ma che deve sapersi opporre complessivamente all’articolato attacco repressivo che padroni e Stato stanno sviluppando e che mette in discussione l’agibilità politica e sindacale dei lavoratori, la libertà di organizzazione e sciopero e quegli stessi “diritti democratici” di cui spesso sindacalisti collusi e rappresentanti politici di ogni schieramento si sono riempiti la bocca, ma che ora tacciono, contribuendo all’attuale silenzio tombale sull’intera vicenda.

Una battaglia che come S.I Cobas porteremo avanti con forza, mobilitando l’intera organizzazione presente sul territorio e rispondendo se necessario con la costruzione di uno sciopero generale provinciale.

Una battaglia, però, che necessità della partecipazione di tanti altri lavoratori e lavoratrici (al di là della tessera sindacale che sia ha in tasca), dei delegati più rappresentativi del sindacalismo combattivo presente sul territorio, degli attivisti, militanti, spazi sociali che in questi anni sono stati protagonisti d’importanti battaglie sul diritto all’abitare, sulla lotta alle grandi opere inutili, sullo sfruttamento del proletariato bracciantile, ecc… anche essi continuamente oggetto di provocazioni e attacchi repressivi sempre più pesanti!

E’ evidente che se l’attacco repressivo verso i lavoratori licenziati passa, se passa il tentativo d’impedire una militanza sindacale sul territorio, se passa la pratica della gestione di vertenze sociali e sindacali esclusivamente come problema di ordine pubblico, a perdere saranno tutte le realtà – sociali, politiche, sindacali – presenti sul territorio, a perdere saranno tutte le lotte che fuori e dentro i posti di lavoro si sono sviluppate, a perdere saranno le centinaia di lavoratori che nei campi, nelle logistiche, negli stabilimenti metalmeccanici di tutta la provincia vorrebbero organizzarsi, ma sono isolati e non riescono a trovare la forza per alzare la testa!

Costruire una campagna territoriale contro la repressione significa, però, innanzitutto sostenere i licenziati politici della COOP a rilanciare la lotta, tanto davanti ai cancelli del magazzino, quanto davanti ai punti vendita su tutto il territorio nazionale.

Se la COOP – come capofila di un blocco padronale ben più variegato – pensa di soffocare la lotta mettendo alla fame più di 20 famiglie, occorre rilanciare con l’organizzazione di una CASSA DI RESISTENZA a sostegno dei lavoratori licenziati, organizzando iniziative di autofinanziamento, chiedendo un sostegno economico a tutte le persone solidali rispetto questa battagli e mettendosi nelle condizioni di resistere un minuto in più del padrone!

• Partecipiamo e facciamo partecipare alle diverse iniziative che verranno messe in
campo nelle prossime settimane!

• Costruiamo una mobilitazione generale delle centinaia di lavoratori, compagni,
attivisti e militanti solidali sul territorio!

• Costruiamo una cassa di resistenza contro i licenziamenti politici, verso lo sciopero generale provinciale!

Il tempo del silenzio é finito!

Facciamo arrivare la voce degli sfruttati su tutto il territorio!

Chi tace é complice di un sistema che nella santa alleanza tra grandi interessi capitalistici, istituzioni compiacenti e sindacalismo complice ha permesso per anni l’accumulazione di grandi profitti sulle spalle di lavoratori e lavoratrici spremuti come limoni e poi gettati via una volta che hanno deciso di reagire e organizzarsi!

PER SFUTTATORI, PICCHIATORI E MANGANELLATORI LA

PACCHIA E’ FINITA!

ANCHE AD ALESSANDRIA!

Coordiamento provinciale S.I. Cobas Alessandria