Maga-focolaio pandemico alla BRT di Roveri (BO): dopo mesi di silenzio complice, ora il governo Conte deve decidersi a ricevere chi rappresenta i lavoratori contagiati!
Non siamo carne da macello!
SE LA AUSL NON CHIUDE BARTOLINI, BARTOLINI LA CHIUDIAMO NOI
Sono 130 i lavoratori che al cambio turno condividono gli spogliatoi e alle 19,30 la mensa.
I bagni sono in totale 10, utilizzati anche dal personale driver (corrieri) e dagli oltre 30 lavoratori delle agenzie, che cambiano di giorno in giorno: due di questi lavoratori erano reclutati direttamente dal Centro di Accoglienza di via Mattei.
Dopo i primi casi è solo il Si Cobas a fermarsi in due scioperi.
E’ Bartolini, leader nel settore della Logistica, all’interno una cooperativa di lavoratori del magazzino, tutti iscritti Si Cobas ed altamente sindacalizzati, e poi i driver suddivisi in decine di cooperative ed i lavoratori delle agenzie, quelli più ricattabili, quelli che lavorano un giorno qui ed uno lì.
La catena dei subappalti è anche la catena del Covid, non solo a Bologna, Brt, ma anche in Germania, nei mattatoi, dove si ammalano a centinaia i lavoratori meno garantiti, i turchi, gli immigrati, come a Mondragone, dove il lavoro costa 3 euro l’ora, e gli immigrati sono famiglie bulgare che ogni anno arrivano per guadagnare pochi soldi.
La Germania ha individuato in questa forma di esternalizzazione selvaggia una delle cause di diffusione dell’epidemia ed ha vietato l’appalto di mano d’opera nei mattatoi.
Nella Logistica il subappalto, le cooperative che si avvicendano ogni due anni, in una danza che lascia a terra non la scarpetta di Cenerentola, ma i soldi dei lavoratori per il TFR, gli scatti di anzianità, i livelli, è la regola.
Bologna è una regola diceva Luca Carboni: Brt il subbapalto è la regola, ed il Covid la conseguenza.
Siamo qui oggi, unico sindacato tra tutti che ribadiamo che la vita è superiore all’economia, che i posti infetti vanno chiusi, che le condizioni di lavoro vanno migliorate.
+80% la crescita della Logistica maggio 2019-maggio 2020 in un mondo in cui c’è solo e-commerce… e quindi tanti più dipendenti in capannoni privi dei più elementari diritti, e confort: aria condizionata nel caldo, riscaldamento d’inverno, bagni per tutti, orari di lavoro ridotti, spazi adeguati a questo 2020 malato.
Per questo basta titubanze: Bartolini va chiusa, sanificata e riorganizzata sentendo lavoratori, rls e sindacato.
Senza se e senza ma, da subito.
E questo caporalato diffuso va combattuto, e ci si augura eliminato.
Fino alla vittoria!
28 giugno
Si Cobas Nazionale