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[NAPOLI] Disoccupati in lotta da Bagnoli alla Città Metropolitana: non ci fermiamo, basta chiacchere

Iniziativa di lotta oggi fuori Santa Maria La Nova, dove si riuniva il Consiglio di Città Metropolitana.

Dopo il presidio all’esterno una nostra delegazione è entrata.

Noi non ci fermiamo: per partiti ed amici bandi e progetti, per i disoccupati organizzati chiacchiere e denunce.

12 luglio

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”


Stiamo fuori e dentro la conferenza per la bonifica di #Bagnoli con la struttura commissariale, il soggetto attuatore #Invitalia anche a seguito dell’incontro con il Ministrondel Sud – Provenzano.

Chiediamo, dentro una bonufica sotto controllo degli abitanti, clausole sociali e formazione per l’inserimento dei disoccupati all’interno dei processi di riqualificazione e valorizzazione della zona ovest della città.

Un presidio folto all’esterno ed un ampia delegazione insieme agli attivisti dei territori.

BONIFICA E LAVORO: LA LOTTA È UNA SOLA.

All’esterno i disoccupati aderiscono anche alla campagna contro la sanatoria truffa del Ministro Bellanova: un segnale di solidarietà ai tanti bracccianti sfruttati nelle campagne

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”


+++ VO(L)TA STOMACO +++

Convegni, passerelle, dichiarazioni, incontri su candidature ma come ogni campagna elettorale delle ragioni dei disoccupati/e di questa città che da anni si sono organizzati per ottenere un salario con cui poter campare nessuna risposta, nessun pronunciamento.

Non abbiamo visto nessuno in questi anni davvero sostenere le nostre ragioni e supportarle (sul serio)

Nessuna parola sui progetti presentati e proposti, nessuna disponibilità a realizzare davvero sperimentazioni che potrebbero da un lato mettere a lavoro disoccupati della città e dall’altro risolvere problemi seri che i nostri territori vivono (insufficienza delle piante organiche per i servizi pubblici dal trasporto ai servizi sanitari e scolastici, degrado ed abbandono delle periferie, inaccessibilità a spazi verdi, decadenza e chiusura di strutture e patrimonio pubblico, spreco e povertà, assenza dei servizi alla persona ed alle fasce fragili)

Nessuna parola neanche quando si è sopra un impalcatura a 30 metri per ottenere un incontro istituzionale o l’unica risposta sono i manganello, i procedimenti e le denunce penali per rendere evidente che i soldi ci sono per poter mettere in piedi azioni concrete, che non tutti i disoccupati percepiscono il Reddito di Cittadinanza per tanti limiti, non a tutti si eroga una cifra dignitosa per poter campare, non a tutti conviene “l’elemosina di Stato” ma si preferisce un salario garantito o un lavoro utile.

Non abbiamo bisogno di “promesse”: noi non abbiamo nessun altra arma se non quella dello sciopero e della lotta, del far sentire la nostra voce e le nostre ragioni.

Per questo, anche nelle prossime ore e giorni, continueremo con le nostre iniziative di lotta e di mobilitazione per accendere i riflettori sulla nostra vertenza, una lotta di tanti disoccupati/e della città che hanno deciso di combattere miseria, marginalità sociale e guerra tra poveri.

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”