È il potere economico di Modena che deve essere sotto processo non i lavoratori
Si è tenuta la prima udienza, per gli scioperi di Alcar Uno di Modena, e il processo è stato rinviato perché non sussistono le condizioni minime di sicurezza, come dimostra l’aumento dei contagi.
Gli imputati sono 87, tutti lavoratori e solidali che hanno solidarizzato con i lavoratori le cui condizioni di lavoro erano di quasi schiavitù.
Il sistema Modena si regge sul potere economico, che vede padroni, politici, sindacati confederali e funzionari statali di vario genere, sostenere lo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori in nome del profitto, ma nonostante questo straordinario coagulo di forze la resistenza delle lavoratrici e dei lavoratori ha messo in crisi questo sistema di affari.
Nel distretto delle carni, sotto processo è finito anche il padrone di Alcar Uno, accusato di una mega frode fiscale: soldi, tanti soldi fatti sulla pelle di chi è costretto a lavorare in condizioni inaccettabili e fatica ad arrivare a fine mese.
I soldi per comprare fuori serie ci sono, ma non ci sono quelli per pagare stipendi, contributi, tfr.
E quando i lavoratori si ribellano e rivendicano dignità, diritti e salario, ecco le montature giudiziarie, fino all’arresto del coordinatore nazionale del si cobas, Aldo Milani.
Lo abbiamo imparato bene in questi anni di lotte, di blocchi e di presidi davanti ai cancelli e anche in questo tempo pandemico, siamo considerati carne da macello che vale meno di un bullone o di un frigorifero.
Il processo è stato rinviato al 6 dicembre 2021, ma le nostre lotte , le nostre rivendicazioni non avranno alcun rinvio.
Coordinamento provinciale Si Cobas Bologna
Qui sotto, un’intervista all’avvocato del S.I. Cobas Marina Prosperi:
https://www.facebook.com/sicobasbolo/videos/133554941993013