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[ITALIA] Lotta lavoratori Fedex e libertà sindacale: la lettera aperta alla Cgil e al Segretario della Cgil di Piacenza

Pubblichiamo qui di seguito la lettera degli iscritti alla CGIL e l’articolo di “Libertà” del 5 maggio in cui alcuni di loro ne spiegano il senso.

Lettera aperta alla Cgil, al Segretario della CGIL di Piacenza ed alla Stampa locale.

Unificare le lotte ed i lavoratoriCara Cgil, caro Segretario, gentili Direttori,lo scorso 28 gennaio a Piacenza, i lavoratori della TNT – azienda recentemente assorbita dalla multinazionale della logistica FedEx – hanno scioperato in opposizione ai licenziamenti preannunciati in tutta Europa.

La vertenza a difesa dei posti di lavoro si è caratterizzata con il blocco dei cancelli carrabili da parte dei lavoratori, coordinati dal sindacato Si Cobas.

Blocco iniziato il 1 febbraio e rimosso da un intervento delle forze dell’ordine, ma che si è poi protratto fino al 8 febbraio, giorno della firma di un accordo in Prefettura tra FedEx TNT e scioperanti.

Nell’accordo venivano scongiurati “tagli al personale nella sede di Piacenza, a fronte della volontà della multinazionale di operare 6.300 licenziamenti in Europa, di cui 650 in Italia.”

Lo stesso 8 febbraio nei confronti dei lavoratori manifestanti, sono state richieste 29 misure cautelari ed il 10 marzo disposti 2 arresti domiciliari e 5 divieti di dimora, l’avvio per 6 lavoratori della revoca del permesso di soggiorno e pesanti sanzioni pecuniarie per la violazione del coprifuoco.

Nel contempo, FedEx TNT, approfittando della situazione annunciava il licenziamento di circa 300 lavoratori, venendo meno agli impegni presi.

Questa, in estrema sintesi, la vicenda.

Ora, appare evidente la necessità di un intervento che garantisca l’occupazione e riconosca i diritti per i lavoratori di un settore oggi più che mai strategico ed importante per la vita di tutti noi.

Per questo consideriamo inaccettabile e sbagliato, come sempre, affrontare i problemi del lavoro e dei diritti, attraverso azioni repressive.

In particolare oggi occorre salvaguardare l’occupazione, i servizi, la qualità e la dignità del lavoro e dunque i lavoratori, non gli interessi di una multinazionale americana.

Consideriamo sbagliato “criminalizzare“ il conflitto sociale, utilizzando misure come la custodia cautelare, la contestazione di reato di blocco stradale, il divieto di dimora, le sanzioni amministrative e la revoca del permesso disoggiorno per i lavoratori stranieri: le lotte dei lavoratori da sempre richiedono risposte concrete, non repressione!

Chi come noi si è sempre battuto, anche attraverso l’esperienza di “Essere sindacato” e del “4° documento”, per l’affermazione dei diritti del lavoro e per un Sindacato indipendente, democratico e plurale che li rappresentasse, non può non chiedere che si intervenga attraverso soluzioni positive:

  • chiediamo un impegno comune per l’immediato ritiro degli esposti e dei provvedimenti giudiziari e amministrativi assunti nei confronti dei lavoratori TNT/FEDEX e dei loro rappresentantiù;
  • chiediamo una presa di posizione netta e pubblica contro la repressione delle lotte, qualsiasi sia la loro bandiera, avendo imparato, sulla nostra pelle, come nei conflitti contro controparti molto più forti, sentirsi soli è disperante;
  • chiediamo che il nostro sindacato, la CGIL, agisca come Sindacato generale ed assuma un atto concreto di solidarietà, smentendo chi vuole dividere i lavoratori assegnando patenti di sindacato buono e sindacato cattivo. Unità e coesione di tutti i lavoratori devono essere valori irrinunciabili, incisi nel DNA;
  • chiediamo che si apra un confronto diretto tra tutte le parti sindacali per riaprire una comune vertenza, che ottenga anche il sostegno degli enti Locali, nei confronti di FEDEX per garantire i posti di lavoro a Piacenza per i lavoratori ex-TNT senza discriminazione di appartenenza sindacale, nel rispetto degli impegni assunti;
  • chiediamo che si apra un confronto diretto, più profondo, tra le organizzazioni sindacali per evitare il ripetersi di fenomeni negativi ed inaccettabili di contrapposizione e divisione tra lavoratori.

La società ed il lavoro sono cambiati e cambieranno, ma quello che rimane irrinunciabile è l’impegno comune dalla parte del lavoro, unificando e non dividendo, per i diritti di tutte e tutti!

Firmatari:

Guia Valisa RSU CGIL PMPN

Gabriella Mazzolini RSU CGIL PMPN direttivo FP

Martina Buldorini FLC CGIL

Tatiana Morelli SPI CGIL

Maura Cesena SPI CGIL

Silvana Alesti SPI CGIL Valtrebbia

Nicoletta Bongiorni FP CGIL

Giliola Assali SPI CGIL

Giovanna Brugna FP CGIL

Maria Gozzi SPI CGIL

Rosanna Ghezzi iscritta CGIL

Gianluca Sartori RSU CGIL SOGIN direttivo FILCTEM

Cesare Maggi SPI CGIL

Marco Gelmini iscritto CGIL

Gabriele Chiappini RSU CGIL PMPN

Giorgio Passera SPI CGIL

Lino Anelli SPI CGIL Valtidone

Antonio Fossati SPI CGIL

Marco Tamborlani FIOM CGIL

Paolo Cicognani FILCTEM CGIL

Ivan Porreca FILCTEM CGIL

Andrea Bongiorni FILCTEM CGIL

Paolo Sola FIOM CGIL

Giuseppe Bongiorni SPI CGIL

Eugenio Bagnasco RSU CGIL Comune PC

Piero Bonomini SPI CGIL

Etore Arbasi SPI CGIL

Michele Rizzitiello FP CGIL