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[CONTRIBUTO] L’attacco alle donne, viene dalle istituzioni

Riceviamo e pubblichiamo dalle compagne del Comitato 23 settembre questo contributo, già pubblicato sulla loro pagina (vedi qui):

L’ATTACCO ALLE DONNE

VIENE DALLE ISTITUZIONI!

Denunciamo la gravissima situazione in cui si trovano moltissime donne, madri di minori, che hanno osato sottrarsi ad una relazione violenta, oppressiva, destabilizzante per il loro equilibrio e quello dei figli, e sono perciò punite e ricattate da giudici e tribunali sul piano dell’affido e della cura dei figli.

Si ripristina così, in base a leggi esistenti (non c’è bisogno della legge Pillon per stabilirlo) la patria potestà che deve sempre e comunque essere rispettata, anche in caso di affido esclusivo alla madre per manifesta incapacità del padre di esercitare il ruolo di cura dei figli, ai quali è imposta una presenza molto spesso sgradita e a volte pericolosa per la loro incolumità psichica e fisica.

Nei tribunali viene accettata in pieno la teoria totalmente priva di fondamento scientifico dell’alienazione parentale, anche detta delle “madri malevole”, per cui le donne che denunciano minacce o ricatti vengono minacciate di perdere i contatti con i figli, sottoposte a perizie discutibili ma sempre accettate dai giudici, in un iter giudiziario che può durare anni.

Ecco che, come denuncia il comitato “Madri unite contro la violenza istituzionale” che terrà oggi un presidio a Roma, le donne che rivendicano la possibilità di sottrarsi al ricatto di perdere la custodia e la cura dei bambini, vengono minacciate, e fatte passare per bugiarde e pazze proprio dalle istituzioni che dovrebbero difendere i diritti dei più deboli.

Vengono così negati anche i diritti e gli interessi dei minori, che diventano mero oggetto di spartizione.

Come abbiamo detto aprendo questa pagina Facebook, noi non ci affidiamo alle istituzioni per la soluzione delle mille contraddizioni e problemi di cui è disseminata la nostra esistenza quotidiana, anzi possiamo ben dire che lo stato con le sue leggi e i suoi tribunali rafforza stabilizza e alimenta continuamente l’ideologia e la prassi più becera, perchè fin nei più remoti angoli della società si affermino gerarchie, potere e sopraffazioni ai danni delle donne e di tutti gli sfruttati.

Non solo le madri colpite dai provvedimenti dei tribunali, ma tutte le donne hanno urgenza di mobilitarsi , perchè quando si colpisce la parte più vulnerabile della società, tutte le donne sono interessate a reagire e ad opporsi a questi come a tutti i soprusi e le oppressioni!

Comitato 23 settembre