Il tribunale di Piacenza ha fatto ricorso in cassazione contro la decisione della corte d’appello di Bologna di rigettare la richiesta di 13 fogli di via per altrettanti operai Fedex-TNT di Piacenza, “rei” di aver scioperato per difendere il loro posto di lavoro.
Si tratta della coda velenosa dell’operazione-porcata con la quale in marzo furono tratti in arresto Arafat e Carlo e denunciati altri 27 operai del polo logistico.
L’operazione si inseriva a sua volta in un quadro internazionale volto a favorire la chiusura dello stabilimento Fedex di Piacenza, che ha comportato la perdita del lavoro per 320 famiglie e incentivato lo scivolamento verso il “modello Amazon”: un futuro (o meglio un presente) in cui le multinazionali estere possono fare il bello e il cattivo tempo con i lavoratori italiani, spacciando una manciata di internalizzazioni come grande concessione mentre con l’altra mano lasciano in strada migliaia di operai con contratti migliorativi rispetto alle paghe da fame previste dal CCNL.
Gli operai Fedex, e con loro tutto il S.I. Cobas, continuano da mesi una gloriosa resistenza contro lo sfondamento di questo modello barbaro di mondo del lavoro. Non si fermeranno certo per dei provvedimenti repressivi.
Ma è doveroso scendere comunque in piazza per denunciare ogni perverso tassello di una strategia che vorrebbe annichilire la dignità degli esseri umani e derubricare a questione di ordine pubblico una profondissima questione di ordine sociale per la città di Piacenza e per l’Italia tutta.
CI TROVIAMO MARTEDI 21 SETTEMBRE ALLE ORE 10:00 DEL MATTINO
SOTTO IL TRIBUNALE DI PIACENZA (VICOLO DEL CONSIGLIO 15)!
S.I. Cobas Torino