AMAZON non rispetta nemmeno gli impegni
assunti davanti alla Corte d’Appello!
A pochi giorni dalla storica “make Amazon Pay”, coordinata in oltre 70 paesi, continuano ad emergere nuovi aspetti esecrabili della condotta di Amazon contro i lavoratori e le lavoratrici italiane.
Un nostro iscritto, dopo mesi di lavoro precario presso il magazzino Amazon di Castel San Giovanni, aveva nei mesi scorsi accettato di conciliare la causa promossa per la regolarizzazione del suo rapporto di lavoro.
Tuttavia, AMAZON non ha rispettato neppure tale accordo: il lavoratore non ha infatti ricevuto, nei termini pattuiti, le somme concordate, tanto che ha dovuto richiedere l’intervento degli ufficiali giudiziari.
Che un colosso come AMAZON si prenda gioco, non solo delle proprie lavoratrici e dei propri lavoratori, ma anche delle autorità giudiziarie appare l’ennesimo atto di arroganza di un’azienda che agisce, ormai, al di fuori di ogni regola.
Fatta eccezione, ovviamente, per la regola del profitto ad ogni costo.
Quello del rispetto della legalità del lavoro era d’altra parte uno degli elementi centrali della campagna Make Amazon Pay, e quindi ritorneremo con ancora più forza a rivendicare giustizia e dignità per tutte le persone sottoposte al regime Amazon, un pessimo modello di futuro per il nostro paese.
1° dicembre
S.I. Cobas Piacenza