FRIGOGEL
VINCE LO SCIOPERO
DEI LAVORATORI IN APPALTO!
Con l’accordo raggiunto grazie allo sciopero:
- mai più paga a cottimo
- passaggio da Ccnl Multiservizi a Ccnl Logistica e Trasporti
- ticket mensa 5,00€ al giorno
- recupero scatti di anzianità calcolati sull’anzianità di magazzino
- riduzione danni del Jobs Act
Firmato l’accordo dopo lo sciopero iniziato stamattina dei lavoratori in appalto dei magazzini Frigogel di via Einstein e via Maestri del Lavoro a Campi Bisenzio (FI).
Si tratta di lavoratori impiegati nella catena logistica che rifornisce quotidianamente di prodotti surgelati i principali supermercati della Grande Distribuzione Organizzata e che svolgono il proprio lavoro all’interno di celle refrigerate che toccano i – 30°.
In questi anni all’interno dell’appalto in capo al Consorzio La Multiservice, che a sua volta affida l’appalto ad un terza società, si sono succedute diverse società fino ad arrivare all’Enjoy Srl.
Quello che non è mai cambiato è stato un sistema di grave irregolarità fondato sul pagamento “a cottimo” (calcolato sul numero di “colli” smistati) in barba al Ccnl e la compilazione del tutto mendace delle buste paga.
Una situazione che già nel 2019 veniva denunciata dai lavoratori all’Ispettorato del Lavoro.
Gli accordi sindacali firmati oggi per entrambi i magazzini sanciscono la regolarizzazione delle condizioni di lavoro, la fine del “cottimo”, l’applicazione del Ccnl Logistica e Trasporti che andrà a sostituire l’attuale Ccnl Multiservizi e l’introduzione di un Ticket mensa di 5,00 euro al giorno.
L’accordo garantisce anche il riconoscimento delle anzianità di cantiere e dei relativi scatti (sistematicamente “andati perduti” nel succedersi delle società nell’appalto).
Il riconoscimento dell’anzianità “reale” escluderà anche dagli effetti del JobsAct e della compressione delle tutele dell’art. 18 tutti i lavoratori che operano nell’appalto dal 2015 o precedentemente.
Già nel Dicembre 2019 il Si Cobas sosteneva un gruppo di lavoratori che avevano denunciato il cottimo e le irregolarità.
La risposta della Zen 2017 – l’allora società a cui era affidato l’appalto – fu il licenziamento di tutti gli iscritti al sindacato che avevano “osato” scioperare.
Dovette allora intervenire il Tribunale del Lavoro per dichiarare illegittimo il licenziamento e ordinare la reintegra sul posto di lavoro.
Dopo due anni dai licenziamenti finalizzati ad eliminare il sindacato dall’appalto, oggi il Cobas rappresenta un’ampia maggioranza dei lavoratori e conquista grazie alla lotta i diritti negati in tutti questi anni.
Lo sciopero di oggi si inserisce nella battaglia più generale per eliminare la giungla degli appalti e dei sub-appalti che, in particolare nella settore della logistica, fanno sparire quei diritti che dovrebbero essere garantiti ai lavoratori per abbassare i costi e massimizzare i profitti.
S.I. Cobas Prato e Firenze