Ancora una volta i lavoratori del Caab si ritrovano costretti a scioperare per far valere i diritti più basilari non garantiti tuttavia all’interno del Caab dalla solita giungla di appalti e subappalti che caratterizza ahinoi anche il grande Centro Agro Alimentare Bolognese.
A sostenere lo sciopero dei propri compagni nonostante la pioggia incessante sono giunti sul posto molti delegati e colleghi provenienti da altri appalti della logistica bolognese nell’intesa della solidarietà che caratterizza da sempre queste lotte operaie.
A pochi mesi da 2 licenziamenti ne è giunto un terzo diretto ancora una volta ad un delegato sindacale dopo una serie di contestazioni disciplinari pretestuose (essersi assentato durante un regolare congedo parentale approvato da Inps e addirittura essersi presentato sul luogo di lavoro durante un permesso sindacale!).
Licenziamenti basati su motivi totalmente pretestuosi e diretti solo ad allontanare lavoratori scomodi ed iscritti al sindacato.
Ahinoi le ragioni di questo malessere non sono purtroppo causate dal solo allontanamento dei delegati sindacali.
Vi sono infatti serie problematiche che riguardano molti dei lavoratori presenti al mercato ortofrutticolo e che vanno dal lavoro nero, a cooperative totalmente inaffidabili i cui titolari sono agli arresti per evasioni milionarie…
Intanto nel mentre i lavoratori si occupano di difendere e lottare per il proprio posto di lavoro la “logistica etica” resta silente.
13 novembre
S.I. Cobas Bologna