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Busta paga

Cobas A.O. Salvini. Una Busta Paga che vale come cento volantini.

Anziché riempirvi la testa di parole, come stiamo facendo da tanti anni, questa volta vogliamo provare a riempirvela di numeri.

Numeri importanti però, perché sono quelli che corrispondono al nostro salario e di come, nel più completo silenzio, con la complicità dei sindacalisti di tutta la RSU, si è di fatto andato a ridurre negli ultimi mesi. busta paga

Per comprendere bene ciò che stiamo dicendo, vi chiediamo un piccolo sforzo e vi invitiamo ad effettuare una piccola ricerca.

Se Sei un infermiere e svolgi il tuo lavoro sui tre turni, andando su “my-aliseo” devi ricercare la busta paga relativa al mese di aprile del 2009 e individuare la voce “retribuzione risultato C” che corrispondeva a 126,53 €, diciamo corrispondeva perché dal mese successivo la stessa voce veniva decurtata alla cifra di 82,24 €, questa quota era stata ridotta grazie ad un accordo sindacale (da noi contestato e non sottoscritto) che spostava una bella fetta dei nostri soldi dal “fondo produttività” al “fondo fasce” e che di fatto ci portava a pagare di tasca nostra il passaggio di fascia (da D1 a D2, da D2 a D3 e così via…) che aspettavamo da tanti anni.

Soffermiamoci ora sulla busta paga di questo mese, ti accorgerai subito che la voce “retribuzione risultato C” si riduce ancora fino ad arrivare alla cifra di 63,61 €.

Se non sei un infermiere e non lavori sui tre turni, le cifre cambiano ma la sostanza rimane la stessa !

La motivazione di questo taglio ha davvero dell’incredibile: ridurre del 50% (126,53 è più o meno il doppio 63,61) l’acconto mensile delle quote incentivanti è un “obiettivo di interesse regionale” che la Lombardia ha chiesto ai Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere.

Per capirci, il Dott. Giovanni Michiara, Direttore Generale della Azienda Ospedaliera G. Salvini, che nel 2008 ha ricevuto una retribuzione lorda di 186.896 € dimostrerà la sua efficienza tagliando (…ma è la cosa che davvero gli riesce meglio?) il nostro salario di circa 760 € l’anno !

Qualcuno ci dirà “viene tolto come acconto, ma viene ridistribuito come saldo” e allora entriamo nel merito della seconda problematica contenuta nell’ultima busta paga.

Alla voce “retribuzione risultato” (senza nessuna lettera che la segue) è stato distribuito il saldo relativo ai fondi incentivanti dell’anno 2009 (molti lo confondono con le Risorse Aggiuntive Regionali, ma non c’entra proprio niente !).

Vincendo comprensibili vergogne o complici ritrosie proviamo a confrontare le cifre che sono state distribuite e ci accorgeremo dell’esistenza di differenze, a volte, considerevoli. Perché?

Il modo in cui si determina il computo del saldo è frutto di un meccanismo piuttosto complicato che tiene conto di diversi fattori: il “peso” che ha, in termini economici, ogni singolo reparto all’interno dell’economia aziendale, il numero di assenze effettuate nell’arco del 2009, il numero di lavoratori di ogni singola Unità Operativa in rapporto al fondo messo a disposizione della stessa, l’inquadramento professionale di ogni singolo lavoratore e, “dulcis in fundo”, la famigerata pagellina, la valutazione individuale attribuita dai Coordinatori ad ogni loro sottoposto.

Quanto ha inciso la pagellina sulla cifra totale? Quali criteri hanno adottato i Coordinatori per mettere in pratica questa vera e propria discriminazione? Che strumenti hanno i lavoratori per contestare un eventuale giudizio negativo? Tutte domande che, fino ad oggi, continuano a rimanere senza risposta…

… e voi non fate niente?!

Vincendo a fatica lo sforzo di non incazzarci, ci siamo sentiti rivolgere da molti lavoratori questa domanda e, ancora una volta, ci sforziamo di dare una risposta.

La nostra concezione di sindacato è completamente diversa da quella portata avanti da chi lo utilizza come strumento per far carriera, come strumento utile a garantire privilegi individuali, da chi maschera da “sindacato” l’interesse particolare, da quella di chi urla nelle piazze di Milano e poi vive beatamente nel posticino che si è costruito all’interno dell’Azienda.

La nostra stessa esistenza non avrebbe nessun senso senza la presa di coscienza e la mobilitazione diretta dei lavoratori.

La domanda corretta dovrebbe essere

…e noi non facciamo niente?!

dalle 12.00 alle 13.00

Martedì 8 giugno nella mensa di Rho

Giovedì 10 giugno nella mensa di Bollate