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Italtel 4 giugno 2009

Italtel non può sopravvivere senza unità e solidarietà generalizzata.

Quando Italtel dice che o la Rsu fa l’accordo oppure questa Azienda chiude, dice una mezza verità, ma su questa mezza invece di ribaltare il concetto di scomposizione tra i lavoratori operato fino a ieri (che sorpresa l’oggi ?), con il consenso di un Sindacato che non riesce più a contenere le enormi contraddizioni (le responsabilità politiche e il silenzio tombale dell’ente bilaterale che doveva occuparsi di “strategie Industriali”, sic), accumulate tra privatizzazione e vendite successive che svelano il clamoroso (e preoccupante), ridimensionamento industriale, Italtel invece di rompere con il passato, lanciando un comune obbiettivo generale tra capi e subalterni per la sopravvivenza, ripropone vecchie e contingenti ricette lacrime e sangue.

Il Management di Italtel “concedendo” i CdS su circa 1000 addetti, scarica su questi il costo del sostanziale disinteresse e disimpegno, proprio di quegli azionisti (Telecom Italia e Cisco Systems in primis, Fondi a parte), che hanno costruito la loro fortuna e rimpinguato i loro fatturati, sulla gobba di Italtel, unica Azienda del settore in Europa, a non avere beneficiato di alcun appoggio politico (ricordatelo il 6 e 7 Giugno), se non fine agli interessi economici di un CdA che MAI ha investito per rilanciare realmente Italtel alla faccia di una strategicità, millantata.

Margini esigui, vincoli, commesse centellinate e maggiore dividendo attraverso i licenziamenti ecco cosa è veramente strategico per il CdA di Italtel

Come lavoratori prima che come Cobas, noi crediamo invece che bisogna imporre un reale rilancio industriale a cominciare dall’utilizzo dei CdS per ripartire, CdS che per essere veramente solidaristici e recuperare importanti risorse economiche, in questo senso appunto, finalizzate a convergere sull’obbiettivo comune della sopravvivenza di Italtel, essi debbano necessariamente coinvolgere, pur con modalità calibrate per non sbilanciare settori specialistici e il business dell’Azienda, non meno dei ¾ dei dipendenti (circa 1700-1800 dipendenti).

LA NOSTRA PROPOSTA A TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DI ITALTEL .

I ¾ dei dipendenti interessati dall’utilizzo dei CdS andranno suddivisi per attività tra chi potrà fare

1 giorno alla settimana fino a chi, specialista, potrà fare 2 giorni al mese in quanto riteniamo che tale contributo non comprometta il business tenuto conto anche degli “orari di lavoro” già in uso. Per riequilibrare il contributo di tutti e recuperare ulteriori risorse per finanziare il volontariato alla pensione per gli strumentabili (col 100% si ha in facto l’adesione volontaria), noi proponiamo anche una moratoria sugli MBO (premio variabile o incentivante che dir si voglia, il tesoretto, come lo chiamano alcuni compagni), per il biennio 2009-2010.

Italtel ha dichiarato ( ? ! ), di non aver raggiunto gli obiettivi di bilancio nel 2008, contestualmente ha tagliato 300 euro di premio di risultato di Luglio 2008 a tutti i dipendenti e ha invece elargito, con una piccola differenza negativa rispetto al 2007, gli MBO che dovrebbero invece essere legati ai risultati. Ma come è possibile ciò ?

Come è possibile che si sventolino i debiti e si minacci la bancarotta per giustificare i licenziamenti e poi si utilizzino risorse senza avere raggiunto almeno il pareggio di bilancio ? Ovviamente questa proposta andrà sostenuta con “adeguate pressioni di Lotta” contro Telecom e Cisco Italia, un sacrificio che francamente non crediamo sia alla portata dei Sindacati di Stato che hanno sempre e solo prodotto propaganda e qualche decina di persone in più nei CdS .

Capitolo Low performer: questa storia, non nuova per la verità che torna a galla puntualmente (guarda caso), ad ogni ristrutturazione, quella degli sfaticati in Azienda è proprio una cosa singolare, che non rende onore alle Risorse Umane, giacchè non si capisce come un così ampio numero di specialisti della produttività non riesca a fare svolgere l’attività per cui sono pagati ad alcune decine di persone. Eppure il ventaglio di strumenti a disposizione di questi specialisti è veramente ampio (su questo concordiamo con la FIM), o non è forse questa questione la clava che si usa alla bisogna per lanciare la crociata degli iper-flessuosi contro i normali ?

Sindacato.Intercategoriale.Cobas ITALTEL Lavoratori Autorganizzati 4 giugno 2009