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Italtel 16 giugno 2009

Azionisti contro Azionisti, Lavoratori contro Lavoratori.

L’Aereo che decolla piace, 91 % , 782 favorevoli “all’accordo-traghetto”.

A prima vista l’accordo raggiunto tra i rappresentanti dei lavoratori Italtel iscritti ai Sindacati di Stato Fim e Fiom sembrerebbe veramente buono, addirittura epocale come dicono, se confrontato con gli accordi firmati nel 2002-04 (le liste nominative di cassintegrati a 6 mesi).

Ma è veramente così?

Beh, intanto suggeriamo a chi non lo avesse ancora fatto di leggersi nell’allegato denominato ”verbale di intesa” gli imperdibili punti 4 e 5 (per i collezionisti estremi), “con riferimento al punto b o anche detto piano di gestione degli esuberi.

Paragrafi che danno veramente il senso della disputa accesa che c’e stata, neh.

Un bell’accordo deve essere approvato subito e democraticamente, tanto che all’assemblea di Venerdì 05 Giugno (La democrazia non può aspettare), non hanno potuto partecipare decine di lavoratori donatori del sangue a Castelletto, alla faccia del bicarbonato di sodio.

Rinaldini, Segretario Generalissimo Fiom, che di democrazia se ne intende, ebbe a dire sulla riforma contrattuale separata, Questa è una Porcata !…Bene ciò si applicherebbe al caso.

D’altronde che si arrivasse ad un accordo era certo ma non afferriamo l’utilizzo di certi tecnicismi per distillare il fatto che la volontarietà per i pensionandi non esiste (mai esistita), e che gli “indesiderati” o se ne vanno o faranno la Cigs, nonostante su entrambi queste tematiche nelle assemblee di Maggio e nell’ultima epistola del mitico “coordinamento nazionale Rsu” (2 Rsu in tutto, di numero), datata 21/05 quand’anche il funzionario Fiom, si fossero espressi, anche piuttosto platealmente e clamorosamente, in termini garantisti !

(Eh, le fregature della cara, vecchia Sinistra che promette all’operaio e mantiene al Padrone).

Si dirà che più di questo non si poteva ottenere (pochissime ore allo scadere della procedura 223), l’Azienda doveva pur avere qualcosa in cambio “dell’allargamento” dei CdS (a proposito ma non c’era l’affossamento se si allargava ?), ma se l’accordo tra le parti era la chiave per fare coesistere propaganda e pragmatismo e costringere ad aderire al percorso di mobilità i pensionandi riottosi come sempre in passato, come invece si coniugano Cds e Cigs per i non strumentabili, ovvero i “misteriosi indidesiderati” ?.

E si perché gli esuberi erano 250, i CdS nell’accordo vengono “pattuiti con l’obbiettivo di riassorbirne 90 “, Sindacati e Azienda ci hanno detto (29/05 dal “Non ci siamo però ci stiamo”), che i pensionabili sono 80 nel 2009 e 40 nel 2010 ma di questi solo 90 usciranno (?)

Eh, Oh, Cifre alla mano, mancano 70 teste alla conta ! Dove, ma soprattutto chi, sono ?

Dirigenti ? Ma non erano già nei 200 dei famosi 450 ? Eh, eh, eh ….

Siam certi basterà aspettare per risolvere questo enigma enigmatico, questo Codice Dai Vinci.

Sembra quasi che le Rsu abbiano voluto lasciare “alla chetichella” (in ricordo dei vecchi tempi andati), una sorta di punteruolo (per la verità molto spuntato), per risolvere “politicamente”, alcune questioni perché c’è la sensazione che se dietro alcune operazioni di pulizia c’è il sigillo sindacale, queste abbiano maggiori garanzie di successo, ma sarà veramente cosi ?

Nel merito e brevemente, sull’accordo, non siamo d’accordo su :

  • La virata commerciale (non industriale), annunciata nelle interviste di inizio 2009, è confermata con buona pace dei lavoratori della ricerca e dei prodotti proprietari.

  • Altro che solidarietà, metà della forza lavoro, (i soliti della cig di fine 2008 per capirci), fino a 1200 teste tra milano e palermo ci mettono salario per 27 mezze giornate tra il 2009 -10 più altre (non definitive), 14 mezze nel 2010 e salvo sorprese del CdA.

  • Blindatura tramite indicazione nell’accordo delle risorse destinate ad integrare il percorso di pensione (decente per chi manca 1 o 2 anni alla finestra, altrimenti cigs).

Nulla, vuoto siderale invece, a parte la solita propaganda, circa le strategie contrapposte tra gli azionisti nel CdA che pagheremo (a nostro tempo), tutti quanti lavoratori e lavoratrici d’Italtel.

Perché deve essere chiaro a tutti che in questo luogo esiste solo un galantuomo.

Il suo nome è il Tempo.

Sindacato.Intercategoriale.Cobas ITALTEL Lavoratori Autorganizzati 16 giugno 2009