In un momento come questo dove con sempre più difficoltà molte famiglie arrivano a fine mese, (e le prospettive non sono migliori), da tempo ormai, i comunicati delle RSU si occupano di traslochi e di pullman. Ma non esiste forse già una funzione aziendale che dovrebbe occuparsi di ciò ?
I salari sono fermi e i profitti crescono sempre più, si sposta l’attenzione su fatti o questioni meno pregnanti (facendole diventare il “fatto” e la “questione” dirimente del momento).
Vediamo alcuni esempi minimali, semplici-semplici, di arretramento economico in Italtel:
3° ELEMENTO : L’ultimo incremento,di questa voce salariale risale a quasi 20 anni fa, era il 1989, l’anno in cui Totò Schillaci ci faceva sognare. Non sarebbe ora di metterci finalmente mano ?
PREMIO AZIENDALE : Prima del 1989, c’erano tre voci salariali differenti che vennero riunificate in questo premio. Malgrado ciò le 70.000 mila Lire di allora sono ancora le 70.000 Lire di oggi.
EDR : istituito con accordo nel 1992 e da allora mai ritoccato.
Certo i lavoratori hanno paura e gettano tutte le loro speranze nella delega in bianco procurandosi a volte clamorosi autogol, che amplificano senso di impotenza e resa totale.
Nel 1972 con apposito accordo si istituivano i famosi 2 litri di benzina per ogni giornata di presenza e con le prime impennate del greggio le Parti pensarono bene di quantificarle, era il 1983.
Bene, nel 2006 i lavoratori sotto la minaccia fatta circolare ad arte di disdetta aziendale (che ripetiamo nuovamente non ha supporto giuridico), votavano, tra altre cose negative, anche la “messa a dimora” nel superminimo, neanche di tutta la quota ma del suo 80%, rinunciando definitivamente a trasformarla in un possibile mezzo per mitigare gli aumenti di oggi.
E ancora, nel 2003 (prima della sua disdetta), la variabile del P.D.R. di Luglio a livello medio (5), era di 800 euro. 4 anni dopo, nel 2007 era addirittura, se possibile, diminuita a 795 euro, cioè ferma come una statua di sale (però uguale per tutti, neh). Nel Luglio del 2000, sempre per un livello medio la fissa del P.D.R. era invece di 880.000 mila Lire mentre 7 anni dopo è impietrita a 454 euro. Con le modifiche accettate nel 2006 dal Sindacato che lega la variabile del premio ad indicatori incontrollabili (Ebitda) e al bilancio solare (N1.Gennaio-Dicembre), anziché agli ultimi due bilanci (N1 e N2 Giugno-Luglio), questa parte di salario legata ad una crescita limitata di congiuntura, che di fatto può produrre solo miglioramenti economici per il CdA, magari piccoli ma comunque miglioramenti, rispetto invece al mancato raggiungimento, per effetto della crisi e dei tagli dei clienti agli investimenti, che per i lavoratori si traduce solo in una prospettiva di segno negativo. Una prospettiva di riduzione del premio e quindi del salario.
Allora secondo noi è arrivato il momento che al sistema delle gabbie salariali in Italtel (chi prende gli MBO e chi se lo prende in saccoccia), costruito dall’Azienda e a cui non è mai corrisposto un bilanciamento nella contrattazione sindacale, ci sia una contrapposizione dal basso per cercare di aumentare salari da troppo tempo fermi e a cui gli aumenti risibili ottenuti dal contratto nazionale dei metalmeccanici, poco giovano. Non è affatto un problema di 5S, ma è molto di più.
Come Lavoratori autorganizzati crediamo e vogliamo provare ancora a stimolare la capacità di discussione e ragionamento che pure esiste in molti ma è sacrificata nel timore di ritorsioni.
Non sempre per raggiungere degli obiettivi minimali bisogna esporsi, questo è controproducente se deve poi prevalere la paura. Perché anche il solo discutere tra di noi è già metà del difficile cammino. Non comporta un grande dispendio di tempo e rimette in moto qualcosa che ci mancava da molto, troppo (anzi diciamo pure da sempre, và).
Nelle prossime settimane lanceremo una raccolta “firme e proposte” tra i lavoratori e le lavoratrici di Italtel per cercare di smuovere una situazione che è difficile e sempre più lo diventerà e a cui che piaccia o meno, dovremo contrapporre un fronte comune e autonomo.
Il naufragio elettorale dei cartelli delle sinistre socialdemocratiche, riapre un confronto e una discussione generale che può solo estendersi, non appena la crisi dissiperà le illusioni dei proclami, delle promesse elettorali, del fiume di “aiuti” che sta per piovere dal Neogoverno dei Padroni e delle Banche (un’altro, ancora), a tutti coloro che hanno la cittadinanza ITALIANA.
Il nemico è in casa nostra. Nessuno difende i lavoratori se non sono loro stessi a farlo!
Sindacato.Intercategoriale.Cobas ITALTEL Lavoratori Autorganizzati 1 Maggio 2008