Poste

Poste Verona: disastro annunciato 2

il musso

Rieccoci col solito problema: i carichi di lavoro, specialmente per quello che riguarda gli oggetti a firma, sempre più pesanti. Siamo arrivati al punto che qui si potrebbe “guadagnar giornata“ solo con atti giudiziari, raccomandate e cartelle esattoriali.

L’ormai famigerato “Ente Bilaterale per la Formazione” che ogni volta che si riunisce ci prepara degli aggiornamenti professionali ad hoc, dopo l’obbligo d’ufficio di diventare tutti messi notificatori (con tutte le problematiche da noi sempre sollevate), ora impone un nuovo aggiornamento che si traduce in un altra mansione aggiuntiva: “ Il postino telematico – pagamenti tramite POS “ . Buona iniziativa, un ampliamento delle offerte alla clientela valida e condivisibile in sè, se non ci fosse un piccolo problema. Qualcuno di questi signori ha valutato l’ impatto che questa nuova attività avrà in termini di tempo di lavoro sulla giornata dei portalettere?

Avremo il tempo nelle sette ore e dodici minuti lavorative di effettuare anche queste operazioni? I clienti avranno modo di effettivamente di vedere nel portalettere la possibilità di evitare le code lunghissime degli uffici? Potremo veramente far fronte alle loro richieste? Stante l’attuale situazione le risposte non possono che essere: NO, NO, NO. Naturalmente di incentivi, aumenti, riconoscimenti per l’aumento del carico di lavoro neanche parlarne . TUTTO COME SEMPRE A COSTO ZERO PER POSTE ITALIANE SPA. Così è stato per l’appalto di Equitalia ( contratto da 75 milioni di euro !!!!!!), così sarà per questo nuovo lavoro.

il musso
il musso
Il “ musso “ va caricato sempre più, e quello postale non ha bisogno neanche della carota per andare avanti .

Un altro punto, molto importante e delicato, va sollevato. Siamo così sicuri che il portalettere che esce con palmare, stampante, e in futuro anche con il POS – tutti strumenti che funzionano tramite connessione bluetooth – a livello di esposizione alle onde elettromagnetiche a radiofrequenza, non metterà a rischio la propria salute ?

Dobbiamo pretendere che i responsabili alla sicurezza facciano tutto il possibile perchè sia verificato l’impatto REALE di tutte queste onde magnetiche sull’organismo del lavoratore, affinchè la tutela della salute del portalettere sia posta al centro, NELLA REALTÀ E NON A CHIACCHIERE, come si sta facendo da anni! (L’analisi dei rischi predisposto negli anni scorsi da Poste, risulta in questo momento estremamente generica e non in grado di cogliere i livelli di rischi a cui questa nuova attività espone i portalettere).

PS. Ricordiamo che dietro all’Ente Bilaterale per la Formazione ci sono i cari sindacati firmatari, che anche questa volta contribuiscono direttamente a peggiorare sia la condizione che i rischi per la salute dei lavoratori.

MANDIAMOLI A CASA. RESTITUITE LE TESSERE!!

S.I. COBAS Verona,  18 maggio 2011