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TRATTANO GLI STRANIERI COME SCHIAVI

Avevo dato la mia solidarietà, per quanto possa valere, ai lavori della Tnt in lotta. In quel frangente avevo anche narrato la mia personalissima testimonianza di come e cosa siano le cooperative “trappola” che i grandi corrieri creano per “schiavizzare” i lavoratori… per altro prevalentemente stranieri. Avevo anche detto in quel contesto quanto fosse difficile, ardua e “disperata” la lotta che questi uomini avevano intrapreso tutto questo è stato inviato come lettera al Cittadino di Lodi e pubblicato su due Blog (Neuroniattivi e Verità e Democrazia) … e su vari gruppi di facebook. In quell’occasione avevo parlato di me, italiano disperato trattato come fossi uno schiavo, ma oggi non devo rinnovare questa testimonianza, ma parlarvi di loro.. .gli altri, gli stranieri, quelli che non contano, quelli che non possono, non devono nemmeno pensare di ribellarsi… di difendere il posto di lavoro, perché loro non contano e se per un italiano disperato quale io sono, un specie di pezzente barbone i diritti sono sospesi, figuriamoci per loro, che sono pure stranieri.

La stampa quotidiana ne parla con ampiezza ed io faccio riferimento al Fatto Quotidiano, solo per comodità e per ampiezza del loro resoconto.Ancora una volta si è dimostrato come sia impossibile e senza speranza tentare di “umanizzare” e “normalizzare” il lavoro nel settore che Tnt, Ups, Dhl, Bartolini & co. Detengono con mano ferrea e che vale miliardi e miliardi di Euro, accumulati tutti sulle spalle e sulla vita stessa dei lavoratori che hanno la sventura di avere a che fare con loro.Hanno sprecato le forze dell’ordine in assetto antiguerriglia per attuare questa bella pensata “liste di proscrizione”, mentre fingevano per la “pubblica opinione” di volere un accordo. Certo, tagliamo ogni diritto alle famiglie, non abbiamo soldi per i tribunali, la scuola, per la stessa polizia in indagini importanti, ma quelli per sprecare le truppe antiguerriglia in Val Susa o a Piacenza…beh quelli per la repressione non mancano mai… chissà perché?“Liste di proscrizione”…- Tu entri!…Tu no, perché protesti – Non fiatare perchè oggi lavori e domani magari no. Con un permesso a termine sono molti ed altrettanti sono ricattabili in mille altre maniere.Potrebbero licenziarli tutti quelli che hanno osato ritenersi esseri umani… pochi se ne renderebbero conto ed ancora meno accorrerebbero in aiuto, son tempi duri e in fondo sono quasi tutti stranieri.Nuova moda, stile Pomigliano… aggravato ed ingigantito dall’aggravante etnica. Perché il fatto che i lavoratori siano in maggioranza extra pesa… come un macigno.Ed ancora una volta i grandi corrieri la passano liscia, terzializzando ogni rischio ed esternalizzando anche la repressione, mentre le associazioni a delinquere che si travestono da cooperative… vengono protette dal sistema. Perché così funziona questa cosa… perché tu lavori con la divisina Tnt, consegni per Tnt, ed è sempre Tnt a straguadagnare sul tuo lavoro, ma non sei Tnt, non sei niente, nemmeno un essere umano.Ho già raccontato questo, ma qui in più c’è anche l’aggravante delle buste false e del “nero”… e sì dovrebbe preoccuparsi lo Stato di questo… oppure no? Invece preferisce affiancare i grandi corrieri nella repressione…La solidarietà è quella dei soliti noti la Cgil a volte e Prc (Fds), forse qualcuno di SeL ed il deserto… eh sì!

Sono stranieri in fondo, “ladri di lavoro”.La nostra mentalità e quella di non calcolarli, questi uomini dietro alle buste ed ai pacchi che arrivano nelle aziende, nei negozi… degli uomini che consegnano le buste al posto delle Poste Italiane, non li calcoliamo perché valgono molto meno della busta che ci consegnano. Se Tnt a Piacenza li tratta come schiavi, come cose, se tutti i grandi corrieri lo fanno, con situazioni al limite del rispetto umano, in fondo non interessa, sono stranieri ed al loro fianco ci sono i soliti, le zecche rosse dei centri sociali… i Cobas, quei sindacati lì che non sono nemmeno sindacati, quelli che non vanno a Ballarò. Infatti non ci vanno e nemmeno ad Annozero, perché delle lotte e delle condizioni di lavoro nei grandi corrieri non importa a nessuno. L’importante e che le buste ed i pacchi internazionali arrivino, non interessa come, basta che sia in orario.Fondamentale è che questo avvenga a prezzi di concorrenza, di libero mercato e non importa se questo costa “diritti”, “sicurezza”, “condizioni di lavoro disumane” non interessa a nessuno, l’importante è il prezzo.Dell’omino colorato dietro alla busta, soprattutto quando poi è sud-americano, rumeno o peggio… beh oggi è uno, domani è un altro… l’importante è la puntualità. Ne licenzianno cento??? Chi se ne fega ce ne sono altrettanti fuori dalla porta disposti a tutto pur di mangiare… Libero mercato, mercato degli schiavi. Gianandrea Marigo. Dal Cittadino di Lodi 2 agosto – Lettere & Opinioni