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Sciopero Esselunga: i padroni ricorrono allo squadrismo per spezzare la lotta degli operai

28 novembre 2011. Il secondo giorno di sciopero (27 e 26) si conclude con un’aggressione squadrista guidata dal presidente del Consorzio Safra in persona (il sig. Longo, già noto per aver subito una gambizzazione qualche anno fa), da persone estranee all’attività presso l’Esselunga, e da uno dei capi reparto del magazzino salumeria (il sig. Bosso, le cui dimissioni fanno parte della piattaforma di lotta).

All’azione hanno partecipato una cinquantina di persone, fra cui una quindicina di mazzieri provenienti da altri luoghi di lavoro e reclutati dopo che, all’una di pomeriggio, un’analoga operazione era stata sventata da rapporti numerici chiaramente sfavorevoli al consorzio.

Verso le 16,30 il plotone di crumiri con alla testa – su un’auto – il titolare del consorzio, avanza deciso (compatto e inquadrato come una squadra d’assalto) verso il presidio cercando direttamente lo scontro fisico con gli scioperanti (vedi immagini dal canale SIcobas) {youtube}Qo4DSKrhGW8{/youtube}
La situazione degenera in fretta, lo scontro fisico premeditato è inevitabile. Alla fine, una ventina di persone varcano i cancelli (va ricordato che il presidio ha da sempre scelto di puntare all’azione di convincimento senza mai esercitare nessun atto di violenza anche nei confronti dei crumiri). I restanti desistono allontanandosi; alcuni invece scelgono di fermarsi a discutere con gli scioperanti, confermando le minacce ricevute dai capi nel caso non fossero entrati, e sottolineando di non avere comunque intenzione di entrare a lavorare scontrandosi con dei colleghi in lotta.

Va sottolineata l’olimpica assenza delle forze dell’ordine, che però giungono in forza durante l’assemblea conclusiva della giornata, e danno il meglio di sè nella perquisizione del presidio permanente (tenda, cucina, ecc)  e dei suoi dintorni, alla ricerca di….”armi da picchetto”.

Dopo un mese di mobilitazione permanente; dopo due giorni di sciopero che hanno interessato i reparti del “fresco” incidendo profondamente sugli interessi economici aziendali, alla vigilia dell’inizio del procedimento legale per discriminazione nei confronti dei delegati licenziati, i dirigenti Safra perdono la testa e cercano di far leva sul manipolo di crumiri che gli sono rimasti fedeli pur di mostrare a Esselunga di avere ancora in pugno la situazione.

Ma le ragioni degli operai in lotta sono troppo forti per farsi intimidire e arretrare. Come abbiamo scritto nell’ultimo volantino (in allegato): “Dicembre sarà un mese caldo. La lotta continuerà fino alla vittoria!”

Rilanciamo quindi con forza la mobilitazione preparandoci anche noi al periodo natalizio.

Mercoledì 30 novembre
– ore 11,30, via Pace 10: conferenza stampa davanti al tribunale del lavoro per l’inizio del procedimento legale contro Safra
– ore 21, presso il presidio permanente: assemblea pubblica per decidere i passi successivi

Sindacato Intercategoriale Cobas    il volantino: Esselunga: un dicembre di lotta