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Coop Papavero/GLS: nuovo rinvio della sentenza!

Ultima!!! Abbiamo appena appreso che il tribunale – sezione lavoro di Firenze ha nuovamente rinviato al 24 gennaio la sentenza sui licenziamenti dei 15 operai della Coop Papavero, dello stabilimento GLS Italy di Cerro al Lambro (MI). Dopo aver promesso la sentenza a fine dicembre 2011 e spostato per problemi di errata fissazione della data l’appuntamento per la sentenza al 17 gennaio, ora si dovrà tenere una nuova audizione il 24 gennaio.

La vicenda giudiziaria degli operai della Coop Papavero, licenziati politici per aver osato rivendicare i propri diritti, è iniziata nell’agosto 2010 con un licenziamento ferragostano in stile FIAT, per accuse relative alle lotte del febbraio 2010 e senza che venissero ascoltati dalla cooperativa.

Dopo una prima sentenza positiva al tribunale di Milano sulla discriminazione nei loro confronti (ma con il tribunale che ha dichiarato la propria impossibilità ad obbligare la cooperativa a dare i soldi dovuti per i danni) e un primo giudizio positivo a Firenze (il tribunale riconosceva il diritto al reintegro dei lavoratori per la natura di fatto fittizia della figura di socio lavoratore) ribaltato in appello, il procedimento è andato avanti nel tempo.

Intanto i 15 della Coop, senza alcuna indennità di disoccupazione (perché soci lavoratori), sono sopravvissuti con l’aiuto della cassa di resistenza del SI Cobas e con i soldi ottenuti da altre cause per i mancati pagamenti di salario degli anni precedenti.

Una volta di più si dimostra quanto sia lenta la giustizia per i lavoratori (che senza lavoro devono aspettare anni una sentenza!!), quanto sia infame la figura del “socio lavoratore” che relega centinaia di migliaia di lavoratori nel limbo di una condizione in cui sono “soci” senza avere i diritti e la divisione degli utili dei veri soci della coop, e sono lavoratori a tutti gli effetti, ma senza avere le garanzie e le tutele dello Statuto dei Lavoratori.

Una volta di più si dimostra che la figura del “socio lavoratore”, che consente ogni sorta di ricatto, sopruso e ingiustizia nei confronti degli operai, deve essere abolita giuridicamente, cancellata dal quadro normativo del lavoro.

Ma si dimostra anche un’altra cosa. Tra le misure in discussione dal governo Monti c’è per l’ennesima volta la proposta di abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. La sua abolizione porterebbe tutti i lavoratori nella medesima condizione dei 15 licenziati della Coop. Papavero, dei “soci lavoratori” delle Coop.: lavoratori senza diritti, precari a vita.