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La lotta degli operai presso i magazzini della GLS di Piacenza

gls piacenza

E’ terminato alle ore 07:00 di oggi lo sciopero dei lavoratori di “Forza 4 Società Cooperativa” operanti presso l’hub della GLS di Piacenza.

Iniziato alle ore 20:00 di ieri (28/02/12), gli operai, in modo compatto e determinato, hanno paralizzato la lavorazione rimanendo fuori dai cancelli. Nessun tir è stato caricato o scaricato, obbligando la GLS a dirottare i mezzi su altri impianti (Lodi, Milano, Bologna, …), cosa non sufficiente a rimediare gli effetti dello sciopero.

Questo primo blocco è stata la risposta degli operai alla non volontà, da parte della cooperativa e della committenza, di dare ascolto alle loro rivendicazioni e al riconoscimento della propria organizzazione sindacale, il Sindacato Intercategoriale COBAS.

La piattaforma sindacale inoltrata, che chiedeva un incontro per discuterne i contenuti esposti, era rimasta inevasa sino a ieri, prima dello sciopero.

Un primo incontro si è reso possibile solo sotto la pressione del blocco. L’incontro con i responsabili di “Forza 4 Società Cooperativa”, alla presenza di un responsabile del sito GLS, non ha portato, sino ad ora, a risultati concreti.
Nessuno sembra aver il mandato per riconoscere l’evidente realtà: operai stanchi di essere sfruttati e truffati, sottoposti ad un regime di caporalato che schiaccia la loro dignità, che unendosi e costituendo il loro COBAS stanno lottando apertamente per i loro diritti.

A poco sono valse le giustificazioni della cooperativa che ci ha messo a conoscenza di accordi firmati con i sindacati confederali tesi, a loro dire, alla regolarizzazione della situazione esistente nei magazzini.
Un “accordo di emersione”, con decorrenza 01/10/2010 – 31/12/2011, per l’applicazione del CCNL Trasporto Merci Logistica che utilizza le leve della contrattazione di secondo livello e del Protocollo attuativo del luglio 2009 che, tra le altre, ha permesso alle parti di concordare “sulla necessità di applicare una condivisa armonizzazione temporanea della gradualità dei trattamenti economici integrativi (istituti differiti)”. In soldoni, il raggiungimento della piena applicazione (100%) degli istituti differiti solo a partire da questo anno (01/01/2012).
Un accordo contenente una “Una Tantum per differenze economiche pregresse” di euro 1.000 rateizzata in 7 trance che, attraverso un “verbale di conciliazione in sede sindacale”, non permette ai lavoratori di recuperare i soldi a loro sottratti nel corso degli anni, con buona pace della “lotta all’evasione fiscale”.
Manco a dirlo, interrogati gli operai rispetto agli accordi consegnatici dalla cooperativa, nessuno aveva capito che quei 1.000 euro erano una pietra tombale sul loro pregresso: “Ci hanno detto: firma qui che ti diamo 1.000 euro”.
Manco a dirlo, in violazione del CCNL di categoria, si continua con il lavoro a chiamata, con ore e straordinari non retribuiti e con il libero arbitrio dei caporali che minacciano gli operai ed impongono ritmi e carichi di lavoro massacranti.

Allo sciopero dei circa 70 operai dei magazzini della GLS, si sono uniti altri operai della TNT di Piacenza, della CEVA di Cortemaggiore, dell’Esselunga di Pioltello, della GLS di Cerro al Lambro… ed il Coordinamento di sostegno alle lotte delle cooperative di Milano.
Questo sostegno virtuoso tra operai di diverse cooperative, gli stessi lavoratori di “Forza 4” lo avevano esercitato il giorno prima andando allo sciopero dei loro compagni cassaintegrati operanti alla CEVA di Cortemaggiore che lottano per il reintegro nel loro posto di lavoro. Anche in  questa circostanza, l’incontro presso gli uffici della Provincia, ottenuto grazie allo sciopero attuato nell’arco della mattinata, non aveva portato ad alcun risultato. Nei giorni successivi (ieri ed oggi) la CEVA, dove opera la “coop Maxwell” subentrata alla precedente, è stata presidiata da 50 agenti delle forze di polizia e carabinieri.  

Per oggi gli operai hanno deciso che si recheranno a lavoro in base ai rispettivi turni (ingresso 20.30 e 21.30) mantenendo aperto lo stato di agitazione finché non si otterranno dei risultati concreti.

Sindacato Intercategoriale COBAS

29/02/12