Dal 2 aprile tutti i lavoratori che avevano un contratto part time sono stati costretti da questa direzione aziendale a passare a tempo pieno.
L’amministrazione ha deciso di revocare tutti i contratti individuali a part-time stipulati prima del 2008, una scelta arbitraria e restrittiva, in barba ai principi di correttezza e buona fede a cui le norme di legge che regolano il lavoro a tempo parziale si richiamano.
Mentre prima del decreto del ministro Brunetta tali contratti non avevano scadenza, quelli nuovi, stipulati dopo il 2008 hanno valore solo per due anni.
A questo punto molti colleghi si sono ritrovati a far fronte ad un disagio organizzativo della propria vita familiare spesso, senza considerare il danno economico per coloro che avevano deciso di svolgere altre attività permesse dalle leggi, godendo di un part time al 50%.
Di fronte all’illegittimità di questo provvedimento, siamo stati obbligati ad impegnarci per far giustizia; abbiamo iniziato con delle rivendicazioni sindacali sostenute da iniziative ed interventi presso la direzione dell’A.O. siamo partiti impugnando i provvedimenti decisi dalla direzione prima che diventassero esecutivi.
A conferma dell’illeggittimità e incostituzionalità dell’articolo 16 della legge n.183/2010, alcuni Giudici del Lavoro, con varie ordinanze hanno già imposto alle Amministrazioni di ripristinare contratti di part-time precedentemente revocati (vedi sentenze di Trento e di Firenze, di Genova).
Ai delegati del sindacalismo di base, del SI COBAS, USB, SLAI COBAS non resta altro che incamminarsi sulla stessa strada, coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici a sostengo di questa vertenza, per adesso legale, che ci vede impegnati nella richiesta di mediazione e di conciliazione davanti al prefetto di Milano, il quale ha convocato le parti per il giorno 11 aprile 2012, non escludendo infine la possibilità di intraprendere azioni sindacali più decise di lotta, ed infine ricorrere se fosse necessario al tribunale del lavoro, se i dirigenti dell’A.O. Niguarda continueranno per la loro strada.
Tutti si sentano coinvolti perché la perdita del potere decisionale e contrattuale su questioni così importanti preparano il terreno alle scelte reazionarie e decisioniste di dirigenti e responsabili pubblici su tutte le questioni che regolano i nostri ritmi di lavoro, la nostra vita e il nostro stipendio.
NO ALLA REVOCA DEI CONTRATTI A TEMPO PARZIALE. CONTRO LA SCELTA UNILATERALE DELLA DIREZIONE DI MODIFICARE E FLESSIBILIZZARE GLI ORARI DEI CONTRATTI PART-TIME
SOSTENIAMO LA LOTTA DEI LAVORATORI PART-TIME INDICIAMO L’ASSEMBLEA GENERALE DEI LAVORATORI
2 aprile 2012
S.I. COBAS USB SLAI COBAS