Mentre ciò che chiamano «crisi» manifesta la sua vera essenza di «guerra sociale» condotta contro gli strati più poveri e disagiati della società,
LA CASArappresenta uno dei terreni su cui speculazione e affarismo selvaggio maturano i profitti maggiori.
Nella già gravissima situazione abitativa di Milano, con affitti esorbitanti per chiunque abbia redditi medio bassi e diecimila sfratti in esecuzione, la realtà di via Cavezzali 11 rappresenta un caso estremo ma non certo isolato:
§ Affitti da 500 e 700 euro al mese per monolocali tra i 18 ed i 25 metri;
§ Ascensori e riscaldamento che non funzionano da anni, comportando per gli inquilini pesanti disagi e costi aggiuntivi;
§ Una montagna di sfratti in arrivo nei confronti degli inquilini -lavoratori italiani ed immigrati- che non riescono a pagare gli affitti da rapina;
§ Il proprietario di decine di appartamenti che si muove attraverso un intreccio di società in parte fallite;
§ Dipendenti dell’amministrazione, o sedicenti tali, che si muovono in maniera spregiudicata e minacciosa nei confronti di chi reclama condizioni economiche e abitative diverse.
Questa è la realtà dell’ex residence di via Cavezzali 11, stabile venuto agli onori della cronaca nel 2006 in occasione dell’uccisione di un inquilino da parte di un vigilante dello stabile e di un’inchiesta per truffa e riciclaggio nei confronti dei proprietario di decine di appartamenti.
Per opporsi alle condizioni esistenti, alcuni inquilini con l’ appoggio di abitanti e realtà associative della zona si sono organizzati in un Comitato contro gli sfratti e per alloggi dignitosi.
Non lasciamoli soli, la solidarietà è un’arma, il problema è di tutti coloro che vivono difficoltà analoghe.
GIOVEDì 17/1/2013 ore 8 in occasione della prevista esecuzione di 4 sfratti (e poi MARTEDì 29/1).
PRESIDIO IN VIA CAVEZZALI, 11 – Milano