Al di là dei confini degli stati e delle appartenenze e condizioni nazionali, nel sistema capitalista i lavoratori son sempre sfruttati e dunque le singole e diverse esperienze di lotta devono divenire patrimonio di tutti; ancor di più se si svolgono a pochi chilometri dal confine italiano.
È con questa consapevolezza che vi riportiamo un’interessante e istruttiva chiacchierata con due compagni sloveni in merito alle lotte condotte dai lavoratori del porto di Koper (Capodistria) negli ultimi anni. I compagni Maksimilijan, del sindacato S.Ž.P.D., e Tomaž , del gruppo anarchico
Alternativa-Obstaja, ci spiegano con chiarezza come si sono sviluppate queste mobilitazioni, quali difficoltà hanno trovato, cosa hanno ottenuto e qual è la situazione attuale.
Il testo dell’intervista: Intervista ai portuali di Capodistra