«Nessuno perderà un euro neanche con le pagelline, le fasce di merito non si applicheranno ai salari attuali, ma alle risorse aggiuntive» parola di Bonanni, segretario CISL a commento dell’accordo tra Governo e OOSS del 11/02/2012.
Quindi tutto resta congelato, finche perdura il blocco dei contratti.
Quindi le decurtazioni non sarebbero applicabili ai salari e neanche alle risorse aggiuntive semplicemente perché non sono state per niente aggiunte, caso mai tolte. Allora perché non rigettare la voglia matta di pagelline volute dall’azienda e di fatto subite dal docile seguito trattante?
Visto che il progetto presentato dall’azienda, qualche euro di penalizzazione lo vuole a tutti i costi somministrare non sarebbe bastato far valere l’accordo???
Ma perché tanto fumo sulle pagelline che al massimo potranno assegnare (ai virtuosi) pochi spiccioli … da togliere a chi? e con quali criteri? Ecco come si dispiegherà l’arte del “dibattito” tra commensali, in singolar tenzone, tra una portata e l’altra, in una contesa su di un niente o quasi. Il concorso senza premi si attuerà con la sottrazione dal fondo della produttività generale, che, tanto per cambiare, spetterebbe a tutti. Invece il 20% di questi quattro soldi verrebbe assegnato sulla base di un giudizio
individuale, cioè tutti finanzieranno i pochi meritevoli sulla base di criteri ….. obbiettivi. Così il banco aziendale vincerà ancora e la ragioneria sindacale calcolerà centesimi e percentuali da assegnare.
Dunque i tuoni e fulmini lanciati contro Brunetta, (lo stesso che chiude l’accordo dell’ 11/02/2012) non avevano come obbiettivo le discrezionali pagelline ma solo da un mal digerita esclusione dai tavoli.
Infatti le fasce di premialità imposte per legge gli avrebbero tolto un posto a tavola!!
Con l’accordo invece anche le pagelline ridiventano materia contrattuale, pardon, … commensale.
Evidentemente per loro sedersi ai tavoli è tutto!
Evidentemente per loro la difesa del salario non è buona neanche come digestivo!
Autorganizzati, passa al SI COBAS