Dopo le 24 ore di sciopero che hanno visto protagonisti sul territorio EmilianoRomagnolo i lavoratori della logistica, con un folto concentramento alla Granarolo di corrieri e facchini del SI Cobas, protagonisti dell’ennesimo picchetto in sostegno dei licenziati, oggi (19 ottobre) i lavoratori hanno portato la loro lotta fino a Roma.
Hanno fatto sentire la loro voce e uniti senza paura hanno marciato denunciando ai media le loro vicissitudini lavorative, scandendo slogan e parole contro padroni e stato, ed ovviamente contro la Granarolo.
Siamo stati intervistati, prima Nabil e Karim che hanno rivendicato i diritti violati dei licenziati Granarolo e poi io che ho parlato della necessità di generalizzare la lotta, dicendo che stato e padroni da oggi in poi dovranno fare attenzione, perché si sta compiendo, se pur lentamente e gradualmente, l’unione dei lavoratori e delle varie realtà di lotta e di disagio, attraverso il superamento degli ostacoli della differenza razziale e degli interessi particolari.
Ho fatto notare che eravamo in piazza noi della logistica insieme ai compagni della Fiat ed agli studenti, sottolineando il fatto che è la seconda volta che ci uniamo per portare avanti un fronte di lotta unico contro lo sfruttamento dei lavoratori (la prima volta, lo scorso mese, insieme abbiamo manifestato e arrecato disagi alla Fiat di Pomigliano).
Ho proseguito dicendo che non è una questione di razza ma di classi sociali, e il nostro nemico non è l’immigrato ma il capitale, e che ritorneremo ancora a manifestare; non ci stancheremo mai!
Ho finito dicendo che il corteo di oggi, che ha visto da una parte i manifestanti a migliaia sfilare per le vie romane e dall’altra lo schieramento massiccio delle forze dell’ordine, non deve rimanere un fatto a se stante, ma deve ripetersi presto, magari alla Fiat di Torino.
Questo sciopero e questo corteo vanno ripetuti, perché dobbiamo buttarci alle spalle il tempo degli scioperi e delle manifestazioni di rito.
Uniti si lotta e si vince; questo noi della logistica ed i compagni del S.I.Cobas l’abbiamo capito e penso che anche le altre realtà ci faranno un pensierino.
La lotta è di tutti, casa e lavoro diritto per tutti.
Alla prossima battaglia… Torneremo presto alla Granarolo….
Roma, 19 ottobre 2013 – G. Salvatore, facchino, delegato SI Cobas.