Piacenza 25/11/2013 .
La gara di appalto aperta da IKEA che SAN MARTINO e SIGEST si sono aggiudicate era stata motivata dalla multinazionale con la volontà di ricercare sul mercato i “migliori fornitori” per i propri servizi di movimentazione delle merci per il Deposito di Piacenza.
Prima che le società appaltatrici iniziassero ad operare il 14 ottobre 2013, il SI.Cobas, attraverso la mobilitazione dei suoi associati presso il Deposito IKEA, è riuscito ad imporre condizioni migliorative in relazione al cambio appalto.
Mentre CGIL-CISL-UIL discutevano al tavolo con IKEA e le cooperative, senza nessun mandato da parte di lavoratori e senza ottenere nulla se non il loro beneamato tavolo, i lavoratori attraverso il rifiuto categorico di sottoscrivere i nuovi contratti hanno dato vita ad una contesa scandita dalla piattaforma sindacale che il SI-Cobas aveva presentato e che di seguito riportiamo:
* Tutti i lavoratori attualmente in forza presso il Deposito IKEA devono rimanere al loro posto, incluso il personale che dovesse trovarsi in malattia, ferie e maternità nel momento del cambio appalto ed assunti senza nessun periodo di prova.
* Applicazione piena del CCNL, con il riconoscimento dell’anzianità di servizio ed il conferimento al 100% degli istituti contrattuali (oltre agli accantonamenti per la 13ma, la 14ma e il TFR) che devono essere calcolati sulla base delle 168 ore mensili, ossia sulle 2016 ore annue, e retribuiti secondo i parametri previsti dal CCNL.
* Riconoscimento degli inquadramenti contrattuali e dell’anzianità di servizio precedentemente maturata.
* Malattia/Infortunio: copertura al 100%, inclusi i primi tre giorni di carenza, da parte delle cooperative presenti nell’appalto.
* Indennità di mensa: conferimento di un’adeguata indennità mensa in busta paga o di una convenzione che permetta ai soci-lavoratori di accedere a prezzi convenzionati alla mensa del Deposito.
* Democrazia sui luoghi di lavoro: agibilità e libertà di associazione sindacale; consultazione con i lavoratori del deposito prima della firma (da parte di qualsiasi sindacato) di qualsiasi futuro accordo e sottoscrizione degli stessi soltanto previa approvazione della maggioranza dei lavoratori.
Mentre il blocco della firma dei contratti e le assemblee fuori ai cancelli mostravano l’unità e la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici del Deposito ad ingaggiare battaglia, i contatti tra le cooperative ed il SI.Cobas, per definire una mediazione accettabile tesa a sbloccare la situazione, si sono svolti all’ombra del tavolo ufficiale disconosciuto dai lavoratori.
La situazione si è sbloccata quando da parte delle cooperative è stato riconosciuto quanto segue:
* Assunzione di tutto il personale in forza senza applicazione del periodo di prova;
* Riconoscimento dell’inquadramento contrattuale pregresso e dell’anzianità di servizio maturata nel “sito” ai fini degli scatti di anzianità maturati e da maturare in base al C.C.N.L (da applicarsi anche ai soci lavoratori/trici precedentemente assunti ed assegnati presso l’appalto IKEA);
* Riconoscimento, in aggiunta a quanto previsto dal vigente C.C.N.L. applicato (sottoscritto lo scorso 26.1.11), dell’“anticipo rinnovo contrattuale”, per un importo lordo di € 30,00 (ripartito nell’orario contrattuale mensile = € 0,178 lorde orarie) legato a indici di produttività sino alla sottoscrizione delle Centrali delle cooperative del rinnovo del C.C.N.L. di settore a seguito del quale saranno operati i relativi conguagli per le differenze tra i 2 importi.
* Erogazione UNA-TANTUM a novembre 2013 e a febbraio 2014, qualora non sia ancora stato rinnovato il C.C.N.L. applicato, ai Soci-Lavoratori/trici con contratto a tempo indeterminato di un importo forfettario lordo di € 44,00 (comprensivo di ogni incidenza sui differenti istituti contrattuali compresa quella sul T.F.R.) a titolo di anticipazione della c.d. “vacanza rinnovo contrattuale”.
* Copertura al 100% dei primi tre giorni di carenza per malattia/infortunio sul lavoro nel limite di un evento patologico a trimestre a condizione che nel trimestre precedente il tasso di assenze per malattia e infortunio sul lavoro non sia stato superiore a quello fisiologico del 4%. Ai Soci-Lavoratori/trici che, in servizio nel corso dell’intero periodo dal 14.10.13 al 31.8.14, effettueranno una sola assenza per malattia o infortunio sul lavoro, con le competenze del mese di agosto 2014 verrà anche corrisposta l’integrazione, sino a concorrenza della retribuzione per le ore di lavoro normali previste in ciascuna delle giornate di malattia o infortunio sul lavoro dalla quarta alla ventesima (comprese) di calendario.
* Accesso al servizio mensa a prezzo convenzionato per un costo totale per pasto completo di € 3,00.
Questi punti sono stati valutati sufficienti a sbloccare la situazione ma non esaustivi in relazione alla piattaforma sindacale e di lotta avanzata dal SI-COBAS.
Nel corso di questo periodo il SI-COBAS ha consegnato nuove 156 deleghe, alle quali se ne aggiungeranno altre nei prossimi giorni, per un consenso complessivo che conta circa 200 operai, confermandosi Organizzazione Sindacale maggioritaria nel Deposito IKEA.
L’indisponibilità di IKEA e delle Cooperative verso la volontà manifestata dai lavoratori, espressa con il non riconoscimento delle Rappresentanze sindacali aziendali SI-Cobas e la mancata concessione di assemblee sindacali all’interno del Deposito Centrale IKEA, conferma un comportamento autoritario ed antidemocratico al quale risponderemo con tutte le iniziative sindacali e di lotta che i lavoratori riterranno più opportune e che verranno attuate senza alcun preavviso.
Mentre CIGL–CISL-UIL, hanno accesso al deposito IKEA e facoltà di indire assemblee retribuite, al SI-COBAS questa facoltà viene negata. Da oggi quindi, lunedì 25 novembre 2013, si apre lo stato di agitazione con scioperi senza preavviso in risposta ad una condotta antisindacale che riteniamo inaccettabile con il chiaro intento di impedire l’agibilità sindacale dei nostri associati e del nostro sindacato.
In relazione al cambio appalto ed ai pregressi che le cooperative uscenti, CRISTALL e EUROSERVIZI, devono ai lavoratori, diciamo sin da subito che non accetteremo truffe di nessun genere e che chiederemo eventualmente al committente IKEA gli ammanchi ai danni dei lavoratori.
Non siamo disposti a pagare le manovre bidone che Cristall e Euroservizi stanno attuando per non onorare i loro obblighi ed i loro impegni. Mentre CIGL–CISL-UIL corrono dietro al SI-COBAS nelle vertenze dove abbiamo ottenuto congrui risarcimenti per pregressi retributivi e condizioni contrattuali dignitose, nel loro agire quotidiano sono artefici di truffe e fregature ai danni dei lavoratori. Di queste forniremo relativa documentazione alla stampa come il format del truffaldino Verbale di Conciliazione in sede sindacale che il sig. Antonio Colosimo della FIT CISL sta facendo firmare ai soci-lavoratori di Euroservizi per passare alla neonata creatura cooperativistica “Società Cooperativa NT Service” di cui è presidente il Sig. Crespoli Gianpaolo (ex sindacalista, politico, conigliere comunale….), socio in affari del Sig. Franco Zaffignani, presidente di Euroservizi, che gli cede in affitto il ramo di azienda in cui la NT Service subentra e dove il socio-lavoratore accetta espressamente che la “Società Cooperativa NT Service sia liberata dalla responsabilità solidale per il credito per retribuzioni maturate e non pagate, per TFR e per il Fondo il Fondo di Previdenza integrativa, nonché per tutti i ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità, ferie, permessi e per ogni altro credito maturato alla data del 31 ottobre 2013. Il socio lavoratore rinuncia pertanto alla solidarietà di NT Service ex art. 2112 c.c. pere dette ragioni di credito e relativamente ad ogni altra pretesa, diritto, domanda ed azione che sia dipendente, collegata o conseguente al rapporto di lavoro intercorso con Società Cooperativa Euroservizi”.
Cooperative e sindacati truffaldini sono nel mirino della lotta e della denuncia politico-sindacale del movimento dei lavoratori della logistica, che ha assunto proporzioni nazionali e che sta crescendo, in quanto il problema è molto esteso e concreto.
Nei prossimi giorni, inoltre, forniremo i dettagli relativi alla verifica delle buste paga dei lavoratori operanti presso il depostito IKEA, in quanto molti denunciano il persistere di inadempienze contrattuali delle società appaltatrici.
Siamo pronti a difendere i nostri interessi e la nostra dignità e a rispondere alle ritorsioni del caso. Si cerca il dialogo con il SI-Cobas solo quando la patata è bollente e si nega l’agibilità sindacale per il timore di relazionarsi con un sindacato che non è e non sarà mai di comodo, vendendosi alla controparte.
Potete ignorarci per cavilli di legge che tutelano “il monopolio dei sindacali confederali” in barba alla reale volontà dei lavoratori, ma non potete ignorare i lavoratori quando si mobilitano e lottano.
La patata bollente è servita signori, e la causa è la vostra supponenza ed il vostro autoritarismo, antisindacale, antidemocratico, antioperaio.
Coordinamento provinciale S.I. COBAS Piacenza
La lettera: Comunicazione di apertura stato di agitazione e sciopero deposito IKEA – Piacenza 23-11-13