Logistica

Comunicato S.I. COBAS Torino su sciopero al CAAT

caattorino 16

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Dopo oltre 4 mesi in cui come lavoratori e RSA Sicobas si è cercato di giungere a una normalizzazione contrattuale, con contratti regolari, pagamento di straordinari, delle ferie ecc…siamo dovuti giungere a uno sciopero concomitante con quello nazionale della logistica per poter porre un contratto regolarmente retribuito per tutti i lavoratori. Per lo sciopero è convocato un presidio alle 23 di ieri sera per poter meglio informare i lavoratori.
Alle 23 il presidio è gia di oltre 150 persone, che cresce man mano che giungono i lavoratori fino ad almeno 250 persone: 200 tra lavoratori della logistica , almeno 50 tra studenti e cittadini solidali.

 

Quello che ha invece sorpreso è stata la massiccia presenza di polizia con almeno 250 uomini, mai visto negli ultimi anni, per uno sciopero, un dispiegamento di tale portata a Torino . Sorpresi soprattutto i lavoratori che nonostante la situazione di semilegalità contrattuale imposta dalle cooperative, si sono chiesti da che parte stavano. Sono bastati pochi quarti d’ora per capire cosa difendevano quei poliziotti, “la liberta” di chi è illegale, quelle delle cooperative spurie, del lavoro nero e sottopagato ecc.., infatti siamo stati lentamente circondati da scudi e manganelli che ci hanno spinto ai bordi del piazzale. Intanto man mano che i lavoratori arrivavano con i pulman, si rinforzava il presidio. Quasi nessun lavoratore ha cercato di entrare al lavoro, lo sciopero riusciva al 99% .

 

Purtroppo verso le 3 succede una grave tragedia, un operatore che si recava al mercato dopo un acceso diverbio si accascia al suolo per un infarto. L’ambulanza che arriva dopo 40 minuti, nulla potrà, il decesso era già avvenuto. La notizia rattristisce tutti. Ciò che poi succede è una intensa identificazione di tutti da parte della polizia, con 4 persone interrogate in questura.
Il presidio si scioglie e convoca una conferenza stampa per mettere in chiaro i fatti, onde evitare strumentalizzazioni anche da parte di giornali, infatti alcuni titoli online gia collegavano il decesso

agli scontri al CAAT, facendo emergere un senso di colpevolezza verso i manifestanti.

 

A tutti noi il decesso ha colpito tristemente, ma non vorremmo che una simile tragedia venisse strumentalmente utilizzata da chi sfrutta i lavoratori e nega i loro diritti, creando un sentimento di odio tra poveri.
Noi siamo tutti vicini ai famigliari del deceduto e in segno di rispetto sospendiamo il presidio che si sarebbe tenuto stasera, anche se continueranno lo sciopero discretamente in silenzio.

 

Domani i lavoratori parteciperanno alla manifestazione contro il vertice dei ministri del lavoro, al termine si recheranno sotto il Municipio, concessionario degli spazi del CAAT.
Lo sciopero continua a oltranza anche se le forme e le modalità saranno decise di volta in volta, perseguendo l’obiettivo che ci siamo dati: un contrato unico per tutti i lavoratori del CAAT .

 

Lavoratori e RSA Sicobas interni al CAAT