Tutta la giornata di ieri ci ha visti impegnati a Sant’Agostino, nuovamente davanti ai cancelli della Mirror Levigature. Per chiedere con forza il reintegro dei 14 lavoratori licenziati dalla cooperativa L.K. eravamo in tanti.
Delegati sindacali, singoli lavoratori e il Laboratorio Crash con la loro presenza al picchetto hanno ribadito la loro solidarietà incondizionata nei confronti dei 14 lavoratori coinvolti.
Saltate tutte le coperture legali e avendo poca sostanza il livello politico della controparte intriso del più becero razzismo adesso per la borghesia locale non resta che l’arma della repressione. Così è stato nella giornata di ieri, dove abbiamo notato un certo “nervosismo” da parte di coloro che dovevano gestire il cosiddetto “ordine pubblico” fino ad arrivare all’arresto di un lavoratore per avere opposto resistenza passiva. Lavoratore identificato e poi rilasciato grazie anche alla tenacia dei manifestanti che hanno praticamente paralizzato per ore la circolazione della Provinciale.
Ricordiamo che nel mese di settembre la Mirror Levigature rescindeva con effetto immediato il contratto di appalto alla cooperativa L.K. Nel frattempo, avendo già da settimane deciso tale strategia, trovava una nuova cooperativa di rimpiazzo che nelle settimane precedenti era già impegnata a ricercare nuova manovalanza anche tramite annunci sul sito del Centro per l’Impiego di Ferrara.
La nostra risposta fu immediata e tramite le mobilitazioni avvenute a settembre strappammo un accordo per la ricollocazione di tutti. Accordo disatteso ed è da allora che con caparbietà e determinazione gli ex operai della L.K. proseguono con le mobilitazioni.
In tutti questi mesi tante cose sono avvenute. Dai vani tentativi di contrattazione per il loro reintegro, avvenuti anche in sede istituzionale presso il Comune di S. Agostino, la Provincia di Ferrara e la Prefettura fino agli attacchi xenofobi e razzisti della Lega Nord perché a quanto pare, secondo loro, un operaio italiano ha il diritto di manifestare, un operaio immigrato ha il diritto di non lamentarsi se dopo anni di sfruttamento (certificati anche dall’intervento dell’Ispettorato del lavoro) decide di dire basta! No, in tal caso, sempre secondo la Lega, la soluzione per loro è quello di un biglietto di sola andata verso il paese di origine. In tutte le logistiche d’Italia, invece, abbiamo dimostrato in questi anni che alzare la testa è possibile e che si può dire basta ai caporali, alle paghe da fame e al ricatto del permesso di soggiorno. Per fare questo l’unica arma che continueremo ad usare è lo sciopero!
Rilanciamo la lotta invitando tutte le realtà solidali a considerarsi mobilitati per le prossime iniziative partecipando, innanzitutto, ad una grande manifestazione
A FERRARA SABATO 7 MARZO 2015 PER DIRE CHE LA LOTTA DEI LAVORATORI DELLA MIRROR PROSEGUE FINO AL REINTEGRO DI TUTTI!
Bologna, 13/02/2015
Sindacato Intercategoriale Cobas
Coordinamento provinciale di Bologna