Cassa di resistenza per I licenziati politici: A Napoli una Grande serata all’insegna Della Solidarietà di classe.
Martedì sera più di 3000 persone si sono radunate in piazza Dante per la “notte rossa dei diritti”, megaconcerto che ha visto alternarsi sul palco circa 40 artisti che hanno aderito all’appello lanciato da Daniele Sepe a sostegno della cassa di resistenza per i licenziati FIAT promossa a livello nazionale dal SI COBAS.
6 ore di musica intervallate da interventi dal palco dei licenziati e di rappresentanti di alcune delle più importanti lotte e vertenze operaie e proletarie: dalla Fiat di Melfi ai disoccupati di Banchi Nuovi, dagli operai del Porto a quelli dell’Alenia fino ad arrivare ai facchini della logistica giunti da Bologna per sostenere i loro fratelli di classe di Pomigliano.
Un ottimo inizio nella battaglia contro i licenziamenti politici in Fiat e non solo nel quadro della più generale opposizione alle politiche di massacro sociale che il governo Renzi sta portando avanti in linea coi dettami dei padroni italiani ed europei.
Il merito principale dell’iniziativa di martedì e’ stato senz’altro quello di aver riportato nel cuore della metropoli il tema dei licenziamenti e dello sfruttamento operaio: un tema che troppo spesso viene rimosso quando non del tutto dimenticato dall’agenda politica di “movimento”, e che invece rappresenta, oggi come ieri, il principale terreno d’offensiva del fronte padronale. Non e’ un caso che martedì sera tra il pubblico erano in tanti ad evidenziare come erano anni se non decenni che le lotte operaie non avevano voce nelle piazze napoletane e men che meno nel variegato palinsesto culturale e controculturale, eccezion fatta per le inutili ed ipocrite paratone del 1 maggio ad opera di Cgil-Cisl-Uil.
In definitiva, un ottima base di partenza per riannodare i fili delle lotte operaie e rilanciare a partire dai luoghi di lavoro un opposizione sindacale e politica a padroni e governo in vista del prossimo autunno.
Nei prossimi giorni le iniziative per la cassa di resistenza si moltiplicheranno in tutta Italia (a Firenze il 10 luglio, a Torino l’11, a Milano il 12) ed altre sono in programma: cio’ a dimostrazione di come con una chiara e coerente condotta classista sia possibile ricreare quel filo rosso di solidarietà necessario per uscire dall’isolamento e da quel senso di impotenza con cui i padroni, lo stato e il sindacalismo ad essi asservito cercano di disarmare i proletari.
Solo la lotta paga
Uniti si vince
Si-Cobas nazionale