Sono partiti gli scioperi a livello nazionale in sda, tra ieri e stanotte si sono fermati diversi impianti a livello nazionale: Padova,Roma,Bologna, Firenze, Brescia,Torino,Stezano e torre Boldone (BG),Carpiano (MI).
L’adesione in tutti gli impianti ha visto la partecipazione totale di facchini e Autisti che ha comportato la chiusura di tutti i magazzini interessati.
seguiranno aggiornamenti..
Di seguito il comunicato e le ragioni dello sciopero.
Dopo un lungo percorso, passato per tre scioperi generali nell’autunno 2014, e diversi incontri fra SI.Cobas/ADl Cobas e SDA, che ha successivamente prodotto diversi accordi a livello locale coi vari appaltatori, migliorativi dello stesso contratto nazionale, ci troviamo di fronte ad una situazione che rappresenta una seria minaccia a tutto il percorso sindacale sin qui costruito.
La direzione SDA, preannuncia infatti, seppure ancora in maniera informale, l’intenzione di avviare importanti processi di ristrutturazione dei propri impianti che, complessivamente, potrebbero portare a Cassa Integrazione, trasferimenti forzati o addirittura licenziamenti per un numero notevole di operai attualmente in forza nei vari magazzini.
E, come se questo non bastasse, probabilmente sotto la pressione delle Poste Italiane e del sindacato CISL, SDA si rifiuta di riconoscere formalmente il COBAS come interlocutore, facendo una semplice comunicazione indirizzata ai nostri sindacati che garantisca il mantenimento dei posti di lavoro in caso di cambio appalto e il nostro coinvolgimento in una eventuale ristrutturazione dei magazzini
Il chiaro intento politico di tagliar fuori l’anima combattiva degli operai impone quindi una risposta immediata e coordinata a livello nazionale, senza subire i ricatti delle forze politico-sindacali filo-governative, e mantenendo alta l’iniziativa indipendente come forza operaia organizzata.
Per questi motivi il SI.Cobas e l’ADL Cobas aprono lo stato di agitazione immediato a livello nazionale preparando azioni di sciopero coordinate, senza ulteriori comunicazioni, sia negli hub che nelle filiali, con l’obiettivo di ottenere le garanzie contrattuali e sindacali necessarie
Respingiamo contestualmente qualsiasi minaccia di ricorso a sanzioni, come avvenuto presso l’hub di Bologna, per via dell’applicazione della legge 146/90 che disciplina il diritto di sciopero nelle aziende pubbliche.
Ci auguriamo che la direzione SDA comprenda la natura non trattabile delle richieste qui formalmente presentate, e intervenga al fine di evitare che il braccio di ferro assuma un carattere di scontro irreversibile fra le parti
Coordinamento nazionale
SI.Cobas – ADL Cobas