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[SIAMO TUTTI LAVORATORI SAFIM]: CAMPAGNA PER SOSTENERE LA LOTTA DEI LAVORATORI!

Dopo un incontro istituzionale vergognoso e offensivo verso i lavoratori immigrati, ieri si è svolto l’incontro in Regione – v. Magenta – tra i lavoratori iscritti al S.i. cobas, l’Assessore Regionale Pentenero e il dispotico direttore della Safim srl. Questo  incontro nasce a seguito dello sciopero del 18-19 marzo nell’ottica di cercare una mediazione. Purtroppo, nel frattempo la Safim è andata avanti con il suo agire contro i lavoratori siglando un accordo sulla produttività con la CISL che prevede persino la sospensione e il licenziamento se non si raggiungono gli obiettivi quantitativi posti. L’accordo però viene respinto nelle assemblee, ma la Safim nella persona del suo direttore Giglio  in modo sfacciato e illegittimo (l’accordo prevedeva il voto in assemblea)  convocava  nel proprio ufficio i singoli lavoratori per farli firmare.
Purtroppo ai lavoratori è emerso chiaramente da che parte stava la Pentenero “superpartis” che riteneva possibilmente legittimo i gravi comportamenti della Safim,  cosi pure quali erano le intenzioni dell’arrogante diretore della Safim.
Questi lavoratori in gran parte egiziani hanno capito che il loro destino alla Safim sarà di schiavitù, di sottomissione e sfruttamento, su di lor grava un’associazione a sfruttare costituita dalla Safim, dalla Cisl e i suoi tirapiedi, da capi e capetti ruffiani,  impiegati amici del padrone, dall’appaltante Dimar che ricava  tariffe agevolate, ci mancava l’assessore Pentenero per completare il quadro;  tutti questi  sanno che se gli schiavi “accettano le regole” potranno continuare con i loro guadagni e le loro prebende.
I lavoratori egiziani alla Safim sono discriminati, dicono che devono sottomettersi alle regole ed allo sfruttamento e non devono rivendicare neanche la libertà di scegliere quale sindacato deve rappresentarli, la Safim  continua a invitarli a rivolgersi ai sindacati “firmatari” di CGIL, Cisl e UIL, con grande preferenza ai loro soci d’affari della CISL, per questi gli schiavi non devono scegliere, non devono protestare, non devono parlare, devono solo lavorare con la testa piegata.
Questi lavoratori che la SAfim e company li vuole sottomessi, oggi hanno preso coraggio e rivendicano soprattutto rispetto,  a loro dobbiamo dare la più forte solidarietà perché  la lotta che stanno facendo serve a tutti, soprattutto  a quei  lavoratori italiani che hanno abbassato la testa.

DOMENICA 8 MAGGIO, ORE 10,  ASSEMBLEA IN C. VIGEVANO 33
SIAMO TUTTI LAVORATORI SAFIM!


S.I. COBAS TORINO