In occasione dello sciopero generale del 21 ottobre, data in cui i lavoratori di settori diversi incroceranno le braccia e manifesteranno in tutta Italia, i lavoratori agricoli della provincia di Foggia annunciano lo stato di agitazione. Dopo il blocco effettuato ai cancelli della Princes in data 25 Agosto, il sindacato SI COBAS ha inviato alla Prefettura di Foggia la richiesta della convocazione di un tavolo al quale siano presenti le associazioni di categoria del comparto agricolo (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) e della trasformazione (Anicav), in merito alle condizioni lavorative e contrattuali dei lavoratori e lavoratrici agricoli presenti nel territorio della provincia, previa assicurazione della partecipazione di tutti i soggetti competenti.
Ad oggi nessuna risposta è arrivata, mentre continuano a persistere le condizioni di irregolarità nell’ingaggio rispetto al salario, al sistema contributivo e a tutte le altre stipule dei contratti provinciali di categoria, in particolare per quanto riguarda i mezzi di trasporto verso e da il luogo di lavoro, così come la disponibilità di alloggi per i lavoratori e le lavoratrici stagionali, i quali sono mantenuti quindi in condizioni di grave sfruttamento e marginalizzazione. I lavoratori e le lavoratrici delle campagne da un anno hanno intrapreso un percorso di mobilitazione e vertenziale, riconosciuto da tutte le istituzioni locali (provinciali e regionali), inclusa la Prefettura stessa, con cui sono avvenute diverse interlocuzioni nel corso dell’ultimo anno.
Ma, mentre con la Questura di Foggia il dialogo è continuato, portando importanti risultati, da parte della Prefettura di Foggia, i lavoratori e le lavoratrici e il Si Cobas continuano a non ricevere risposte e a vedere disattesi gli annunci conseguenti a incontri nei quali, peraltro, non sono stati considerati come interlocutori nonostante siano gli unici direttamente interessati, né si sentono minimamente rappresentati dai sindacati confederali. Mentre certa stampa continua a parlare delle “pietose” e “disastrose”condizioni di vita nei ghetti, i lavoratori e le lavoratrici sono stanchi/e di false promesse e proclami disattesi, pretendono il rispetto dei loro diritti e non hanno intenzione di delegare nessuno per decidere del proprio lavoro e della propria vita.
Per queste ragioni, i braccianti agricoli della provincia di Foggia,sostenuti dalla Rete Campagne in lotta e dal SI Cobas della provincia di Foggia, dichiarano lo stato di agitazione, in attesa della convocazione del tavolo coordinato dalla prefettura con le organizzazioni datoriali e di trasformazione, per affrontare e risolvere i problemi sopra citati.
WE STILL NEED YES! BASTA RICATTI, DOCUMENTI E CONTRATTI!
Comitato lavoratori delle Campagne
Rete Campagne in lotta
Sindacato Intercategoriale COBAS