Logistica

DA SDA CARPIANO A BRESCIA, BERGAMO, COMO, ROMA E OLTRE UNITI SI VINCE!

Come già noto ad ottobre di quest’anno abbiamo siglato un accordo con Fedit che impone alle ditte fornitrici dei corrieri (SDA, TNT, BRT e GLS) condizioni di lavoro e di tutela migliorative rispetto al vigente CCNL firmato dai sindacati confederali; un successo raggiunto grazie al ciclo di lotte che negli ultimi anni ha coinvolto migliaia di lavoratori, protagonisti di innumerevoli scioperi locali e uniti quando la battaglia si è spostata ad un livello più alto attraverso scioperi generali.

Questo accordo, di carattere nazionale, rafforza quanto già ottenuto in accordi aziendali (malattia e infortunio al 100%, ticket restaurant, passaggi automatici dal 5° al 4° livello in base all’anzianità di servizio e piena applicazione del CCNL) e introduce 2 giorni in più di ferie all’anno, la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali, contrattuali e salariali in caso di cambio appalto e un’assicurazione a carico delle aziende che garantisca continuità di salario ai lavoratori che subiscono infortuni o malattie professionali invalidanti.

Il giorno 8 novembre era previsto un incontro tra i delegati S.I. Cobas delle SDA di Carpiano (MI), Brescia e Bergamo e il consorzio CPL che gestisce in appalto, sotto cooperativa, le operazioni di facchinaggio in questi magazzini per risolvere alcuni problemi specifici e soprattutto per l’applicazione dell’accordo FEDIT. Dato il forfait dell’ultimo momento, ma studiato, dei responsabili di cooperativa e consorzio, si è deciso di lanciare un messaggio forte alla cooperativa organizzando uno sciopero immediato in tutti i magazzini dove sono presenti.

In breve Bergamo, Brescia e l’hub di Carpiano si sono bloccati, sono iniziati picchetti ai cancelli che ci hanno portati in poche ore a obbligare i padroni a presentarsi al tavolo, mentre Roma si riuniva in assemblea non autorizzata. Abbiamo così raggiunto in poche ore un accordo risolutivo per tutte le questioni aperte a livello locale (trasformazione dei tempi determinati a indeterminati, passaggio dei lavoratori part time a full time e l’individuazione di criteri per l’assunzione di lavoratori stagionali) e che impone entro una settimana l’applicazione in tutti gli impianti SDA gestiti da CPL dell’accordo FEDIT.

QUI L’ACCORDO

Come in occasione dello sciopero generale del 21 ottobre, quando il Sol Cobas organizzò il crumiraggio, anche questa volta il SOL COBAS ha invitato i lavoratori a non scioperare, tenendo una posizione corporativa e filo padronale al fine di non compromettere le logiche clientelari che oggi vedono riproporsi forme di caporalato sotto le vesti di sedicente sindacato di lotta.

Le maggiori preoccupazioni dei delegati Sol Cobas di Carpiano sono la gestione delle assunzioni per favorire opportunisticamente propri parenti e amici e la difesa dei propri privilegi di responsabili in magazzino ottenuti grazie alla propria posizione di RSA. In questo clima di interesse di “casta” le provocazioni subite dagli operai per mano di questi delegati (caporali) sono all’ordine del giorno e non sono mancate neanche durante lo sciopero quando uno di questi, impotente davanti alla nostra forza, ha cercato di rompere il fronte con patetici insulti, subito rispediti al mittente.

Queste logiche opportunistiche sono incompatibili con gli interessi complessivi degli operai e sono perciò destinate a morire sotto i colpi della lotta di classe qui come altrove.
Il fatto che di fronte al nostro sciopero siano preoccupati i padroni e i loro sgherri non fa che confermare il fatto che la nostra strada è giusta. Dal nostro punto di vista, però, non consideriamo la maggioranza degli operai di un’altra sigla come nemici, al contrario, in un’ottica di classe, guardiamo a loro come a fratelli ai quali offriamo una strada da fare insieme, la lotta, anche se oggi sono ingabbiati nelle maglie dell’opportunismo imposto dal Sol Cobas e dai suoi delegati.

Registriamo questa bella vittoria, dell’8 novembre, a compimento di una grande giornata di lotta. Solo con questa coscienza e lottando potremo allargare ulteriormente il fronte, abbracciare nuovi compagni, in particolar modo gli autisti che iniziano a mobilitarsi, e determinare nuove conquiste anche sotto l’aspetto salariale, dato che il contratto di settore è scaduto dal dicembre 2015.

COORDINAMENTO PROVINCIALE S.I. COBAS MILANO