Ricordiamo che a dicembre 2015 anno alcuni delegati rsu hanno firmato un accordo che prevedeva il passaggio di fascia solo del 40 % dei lavoratori escludendo tutto il restante personale pertanto il 60 %, l’accordo prevede due criteri per la costituzione delle graduatorie; l’anzianità di servizio e la valutazione individuale (pagellina) degli anni 2012 – 2013 – 2014. La giustificazione aziendale è sempre la solita
NON CI SONO I SOLDI
e con questa dichiarazione era riuscita ancora una volta a dividere i lavoratori. Nelle assemblee generali degli ultimi giorni si è parlato delle numerose problematiche che imperversano nei reparti, nei servizi, ci si è soffermati sulle reali difficoltà quotidiane a fare assistenza con personale ridotto, come ad esempio nei blocchi operatori, negli uffici cup, e soprattutto sulla variazione dell’orario di lavoro esteso alla giornata del sabato a parità di personale.
Ancora una volta alcuni responsabili non hanno permesso ai lavoratori di partecipare all’assemblea, nonostante in quel servizio specifico non era previsto il minimo contingente assistenziale (come nel caso dei precettati nei reparti quando c’è sciopero).
Ricordiamo per l’ennesima volta che L’ASSEMBLEA È UN DIRITTO e chi volesse partecipare, in caso di diniego può rivolgersi ai delegati sindacali.
Un punto importante della discussione è stata la rivendicazione di UNA FASCIA PER TUTTI, votata all’unanimità sia dalla rsu che dai lavoratori.
Il principio della nostra richiesta è semplice. Il passaggio di fascia diventa salario fisso, soldi che resteranno in busta paga negli anni a venire e che, se dovessero rinnovare il contratto collettivo nazionale della sanità, il passaggio di fascia aumenterebbe il netto del nostro stipendio.
E’ una garanzia per il futuro. L’incentivo che una tantum abbiamo in busta paga è salario variabile; oggi c’è, domani chissà.
La direzione, nelle vesti del Direttore Amministrativo, dopo sollecito dell’assemblea dei lavoratori ha comunque già dichiarato verbalmente che potrebbe aumentare la percentuale degli aventi diritto alla fascia dal 40% al 55/60% respingendo di fatto la richiesta dell’assemblea dei lavoratori perché sostiene di non avere soldi per tutti.
Certo, è un passo avanti, questo dimostra che, quando i lavoratori partecipano attivamente alla difesa dei propri interessi di classe per rivendicare ciò che è nostro, il rapporto di forza cambia notevolmente.
NON ACCETTEREMO IN SILENZIO DI ESSERE RIDOTTI ALLA FAME, PERCHÉ…
per le consulenze i soldi ci sono;
per pagare le ditte in appalto i soldi ci sono,
per distribuire posizioni organizzative i soldi ci sono,
per costruire il nuovo ospedale e smantellare le altre strutture i soldi ci sono stati per privatizzare, i soldi ci sono
E PER NOI LAVORATORI? … COSA RIMANE? NON STAREMO IN SILENZIO PARTECIPIAMO NUMEROSI ALL’ASSEMBLEA PRESIDIO DEL 18 PER RIVENDICARE UNA FASCIA PER TUTTI.
16/11/2016 Delegati RSU S.I. COBAS Asst-Rhodense