L’8 marzo il SiCobas parteciperà alla giornata internazionale della donna, in cui il movimento internazionale delle donne ha promosso lo sciopero dal lavoro e dalla casa, per reagire allo sfruttamento delle donne nei luoghi di lavoro e nel contesto domestico, denunciando patriarcato e violenza di genere.
Lo sciopero internazionale delle donne è un movimento di base creato dalle donne di ogni parte mondo.
Perciò, le lavoratrici e i lavoratori del SiCobas stanno organizzandosi per mobilitarsi nelle tante città italiane, aderendo alle varie iniziative atte a realizzare questo secondo “sciopero globale femminista”.
In particolare, a Milano il SiCobas aderisce alle due manifestazioni cittadine previste l’8:
– al mattino, il corteo di studenti e lavoratori promosso dal Coordinamento dei Collettivi Studenteschi, che partirà da Largo Cairoli alle 9.30
– alla sera, in piazza Duca d’Aosta dalle 18 la manifestazione promossa dal movimento femminista Non Una di Meno
Analoghe iniziative si svolgeranno in ogni regione d’Italia e in tutto il mondo, per fare concretamente dell’8 marzo una giornata di lotta e non una mera ritualità celebrativa.
La giornata internazionale della donna affonda le sue radici nella storia del movimento operaio internazionale.
L ’8 marzo 1917, in Russia a San Pietroburgo, le donne dell’allora capitale dello Stato zarista organizzarono e guidarono una grande manifestazione, per rivendicare innanzitutto la fine della guerra.
Tale fu la portata e la intensità di quella mobilitazione, che proprio la data dell’8 marzo 1917 indica ancora oggi l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio, ovvero la prima fase della rivoluzione russa.
Perciò, nel 1921, alla Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenutasi a Mosca una settimana prima dell’apertura del III congresso dell’Internazionale Comunista, fissò all’8 marzo la “Giornata internazionale dell’operaia”, in modo da stabilire un giorno comune a tutti i Paesi per la giornata internazionale della donna.
Quest’anno, l’8 marzo cade in un momento di nuovo, importante fermento del movimento internazionale della donna.
L’ultimo esempio, tuttora in svolgimento, riguarda gli Stati Uniti, dove ormai da più giorni nello Stato della West Virginia va avanti lo sciopero delle insegnanti (il più significativo nella storia dello Stato).
Decine di migliaia d’insegnanti stanno scioperando per rivendicare aumenti salariali e maggiori diritti contrattuali, lottando al punto da aver stimolato la ripresa della lotta di classe nel loro Stato: dal 4 marzo, infatti, anche i tecnici della Frontier Communication sono in sciopero in tutta la West Virginia, per il rinnovo del proprio contratto appena scaduto dopo il fallimento negoziale con la controparte.