TNT e S.I. COBAS: una storia di conquiste operaie.
La foto (in apertura) è di stamattina a Monza, dove i padroni hanno capitolato dopo sole 3 ore di blocco.
Dopo Piacenza (caso nazionale che nel 2011 inaugurò la travolgente riscossa del movimento dei facchini), Peschiera sul Garda, Bologna, Ancona, Roma e Napoli si completa lo scacchiere dei principali hub della multinazionale delle spedizioni, ora proprietà dell’americana Fed Ex.
S.I. COBAS in TNT ha significato fine del lavoro nero, applicazione del CCNL e suo superamento con gli accordi migliorativi stipulati negli anni seguenti, eliminazione delle cooperative in favore delle più solide srl (mq l’obiettivo di fondo rimane quello dell’eliminazione degli appalti di manodopera) migliaia di lavoratori autorganizzati nelle fila del Sindacato.
Con questo tassello, potremo offrire ai nostri aderenti la garanzia della solidarietà in caso di necessità da parte di tutti i magazzini italiani, vera grande arma per battere i padroni.
Insomma, un’altra batosta per il finto sindacato di base guidato dall’ex politicante di sinistra piacentino, che nei giorni scorsi aveva tentato una sortita in TNT di Piacenza senza però raccogliere particolari entusiasmi o adesioni.
I lavoratori ben sanno chi li difende e si pone con loro su un piano egualitario, senza cercare di strumentalizzarne la fatica.
Come a Leroy Merlin il mese scorso, le risposte arrivano quando si unisce a competenza una militanza ideale in favore dei subordinati, fuori dalle logiche della rappresentazione.
Solo la lotta paga, fino alla vittoria!
Qui, un video dell’intervento del coordinatore nazionale S.I. COBAS Aldo Milani all’assemblea operaia dei lavoratori di Tnt Bologna (vedi qui):
https://www.facebook.com/baklou.kaka/videos/2434073986608051/
https://www.facebook.com/marco.florio.568/videos/10155550361176851/