Cobas

[ALESSANDRIA] Solidarietà ai braccianti in sciopero: unità nella lotta!

Il SI Cobas esprime tutta la sua solidarietà ai braccianti dell’azienda agricola Angeleri di Guazzora (AL) organizzati con la CUB, in sciopero per il pagamento del salario e il rispetto dei loro diritti, contro l’arroganza padronale spalleggiata dai nuovi fascisti di Casa Pound.

Dalla Campania all’Emilia e le Marche anche il SI Cobas è impegnato a organizzare i braccianti agricoli di ogni colore della pelle per lottare contro uno sfruttamento bestiale e il terrorismo padronale.

Così come quotidianamente nei più diversi settori dobbiamo affrontare licenziamenti per la semplice appartenenza al sindacato (sistematici nel settore della ceramica nel modenese), repressione degli scioperi da parte della polizia (venerdì scorso ancora a Livorno contro i lavoratori del Panificio Toscano che lavora per la Coop), denunce (mentre è in corso il processo al nostro Coordinatore Nazionale per una montatura ordita tra padroni e questura, nel giorno dello sciopero generale è stata recapitata a 147 operai la denuncia da parte della multinazionale americana XPO, con richiesta di quasi 2 milioni di danni, inclusi i danni all’immagine, per scioperi in gran parte provocati dal licenziamento politico di due delegati sindacali).

Oggi è più che mai necessaria l’unità tra lavoratori al di là delle sigle nella lotta, tanto contro i padroni quanto contro il governo che non solo li appoggia, ma con la sua campagna razzista cerca di dividere i lavoratori mettendo gli italiani contro gli immigrati, per sfruttare di più sia gli uni che gli altri.

Esecutivo SI Cobas

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RICEVUTO DA CUB:
 
“I fascisti del terzo millennio attaccano la CUB e i braccianti in sciopero dell’Azienda Angeleri di Guazzora”

La situazione dei braccianti dell’Azienda Angeleri di Guazzora nell’alessandrino è, nella sua oscenità, assolutamente normale: stipendi che arrivano con, almeno, un mese di ritardo, in alcuni casi con tre, ore di lavoro non pagate, trattamento di fine rapporto in ritardo di anni, accordi regolarmente disattesi, arretrati che arriveranno, se arriveranno, in sei mesi e solo perché si è imposto all’azienda di pagarli.

In questa situazione i lavoratori, in gran parte immigrati ma anche italiani, si sono rivolti in buon numero alla CUB di Alessandria, si è avviata una contrattazione che, visto il comportamento della proprietà non ha dato risultati, e si è arrivati allo sciopero DECISO DA UN’ASSEMBLEA DI LAVORATORI non da qualche direzione sindacale.

Ricordiamo che lo sciopero è un sacrificio, a maggior ragione per lavoratori a basso reddito come i braccianti agricoli, e lo si decide solo se si è convinti che vi sono serie motivazioni e che le altre strade tentate non hanno avuto risultato.

Il tutto sembra, lo ripetiamo SEMBRA, sbloccarsi, è previsto un incontro in Prefettura quando la situazione cambia improvvisamente.

L’Azienda Angeleri riceve la vista di una delegazione di Casapound evidentemente gradita, viste anche le conclamate simpatie politiche dei proprietari.

Andrea Mantovani, leader dei nostri baldi fascisti del nostro millennio afferma, fra l’altro, infatti:

“Abbiamo deciso di intervenire in questa situazione perché pensiamo che le aziende agricole del territorio debbano essere tutelate, NON MESSE IN DIFFICOLTÀ COME STA FACENDO IL CUB, IN QUESTI GIORNI, CHE PORTANDO I DIPENDENTI ALLO SCIOPERO, HANNO RISCHIATO DI FAR PERDERE CONSEGNE ALL’AZIENDA.

Lo sciopero è un diritto dei lavoratori, ma l’obiettivo degli scioperi deve essere quello di trovare una soluzione idonea al mantenimento lavorativo della azienda, SENZA OSTACOLARNE IL LAVORO”.

Un’entrata in campo che sa di intimidazione vista la tradizione dello squadrismo pagato dagli agrari alla quale si rifà Casapound ed alla quale la CUB del Piemonte ha immediatamente risposto organizzando per sabato 10, alle 11, un presidio di fonte alla Prefettura di Alessandria. 

Stizzito, Andrea Mantovani non fa mancare la sua voce sul suo profilo FB

“Eccoli, a loro dei braccianti in realtà non interessa nulla, a loro interessa soltanto manovrarli per i propri scopi politici.
La Angeleri, come confermato dalla prefettura, ha già avviato un piano di rientro pagando quasi totalmente gli arretrati.
I sindacati però hanno portato i dipendenti a scioperare lo stesso, ostacolando anche chi sarebbe voluto entrare a lavorare.
Voglio ricordare al Cub che le aziende del territorio vanno tutelate per creare lavoro, non fatte fallire, perché così perderebbero tutti, operai compresi.”

L’attacco di Casapound alla CUB è una sintesi del pensiero fascista sia pure del terzo millennio:

– i lavoratori sono dei cretini che si fanno strumentalizzare dalla CUB che avrebbe non si capisce quali “scopi politici”

– lo sciopero non deve danneggiare l’azienda, un modo viscido per dire che lo sciopero va vietato visto che non si vede come possa avere effetto se è fittizio

– il bene dell’azienda è il bene dei lavoratori anche se l’azienda, nei fatti, non rispetta gli obblighi contrattuali.

Il tutto condito con la balla secondo cui l’Azienda Angeleri avrebbe dato quasi tutto il dovuto quando la cosa non è assolutamente vera.

La CUB del Piemonte ha immediatamente organizzato un presidio che si svolgerà sabato 10 alle 11 di fronte alla Prefettura di Alessandria in solidarietà ai braccianti dell’Azienda Angeleri e alla CUB di Alessandria e al quale invita tutti coloro che vogliono difendere sul serio la libertà di organizzazione e di lotta dei lavoratori e l’unità della nostra classe.