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[PUBBLICO IMPIEGO] Inps: nella stragrande maggioranza delle sedi dai primi giorni di giorni risultano interrotti i collegamenti telefonici

Nella stragrande maggioranza delle sedi INPS dai primi giorni del 2019 risultano interrotti i collegamenti telefonici in seguito a problematiche collegate al cambio di gestore telefonico.

Del resto il cambio di gestore telefonico era stato annunciato a tutto il personale con apposito messaggio istituzionale già il 18 maggio 2018.

E’ vergognoso che venga aggravata ulteriormente la situazione emergenziale che si vive già in tutte le sedi INPS per la grave carenza di organico e per il crescere degli adempimenti attribuiti all’INPS.

Ad oggi l’Amministrazione non ha ancora trovato una soluzione adeguata alle problematiche determinate dall’interruzione dei collegamenti telefonici.

Ad oggi nessuna risposta è stata data alla nota del S.I. Cobas Pubblico Impiego dell’8 gennaio 2019.

Si allegano:

1) Comunicato del S.I. Cobas Pubblico Impiego 19 gennaio 2019 “APPELLO ALLE RSU INPS. IL PERSONALE DEVE ESSERE VALORIZZATO NON PENALIZZATO!”;

2) Nota del S.I. Cobas Pubblico Impiego inviata l’8 gennaio 2019 al direttore centrale risorse umane ed al direttore centrale organizzazione e sistemi informativi.

21 gennaio 2019

S.I. COBAS Pubblico Impiego


  1. Comunicato

APPELLO ALLE RSU INPS: IL PERSONALE DEVE ESSERE VALORIZZATO NON PENALIZZATO!

Si condivide il documento della RSU della sede INPS di Prato, che si
allega di seguito.

Dalla RSU della sede INPS di Prato:

Con il presente documento, condiviso con i colleghi delle sede INPS di Prato
durante i lavori assembleari del 14 gennaio 2018, la RSU invita la Direzione Provinciale a redigere diversamente il documento di consegna della Cuffia USB Modello Evolve 20 stereo.

Nello specifico si richiede la soppressione del periodo: “Il sottoscritto si impegna altresì a restituire il predetto bene strumentale al momento della cessazione, per qualunque causa, del rapporto di lavoro con l’Istituto.

Qualora ciò non fosse possibile per qualsivoglia motivo (fatti salvi i casi di smarrimento o furto comprovati da denuncia alla competente pubblica autorità) autorizza fin da ora l’Istituto, a parziale ristoro, a trattenere sulle competenze di fine servizio un importo forfettario pari a € 70,00”.

Si rende altresì noto che le norme e circolari nazionali inerenti l’assegnazione e l’uso delle apparecchiature di telefonia mobile:

1.       “Sistemi telefonici dello Stato e degli Enti Pubblici” – Circolare n. 6/96
della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione
Pubblica” (13 marzo 1996);

2.       “Sistemi di telefonia delle pubbliche amministrazioni” – Direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri (11 aprile 1997);

3.       “Sistemi di telefonia e sistemi connessi di telecomunicazione delle
pubbliche amministrazioni” – Direttiva della Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica” (30 ottobre 2001);

4.       “Codice delle comunicazioni elettroniche” – Decreto Legislativo 1
agosto 2003 n.259;

5.       Legge n. 244 del 24 dicembre 2007, art. 2, commi 594-595 non prevedono impegni da parte del lavoratore dipendente a garantire alcun importo forfettario all’atto della consegna di beni strumentali telefonici dati in uso nell’esercizio delle proprie funzioni.

Si precisa inoltre che, ferme restando le responsabilità di corretta tenuta dei beni strumentali da parte del lavoratore pubblico derivanti, tra gli altri, da Codice di comportamento dipendenti pubblici (DPR 16/04/2013 n. 62), vale il principio per cui anche se il datore di lavoro volesse risarciti i danni dal proprio dipendente, questo non può quantificarli da sé in autonomia e men che meno in via preventiva.

Per legge è infatti possibile pretendere una somma di denaro da un’altra persona a patto che tale importo sia “certo” e “liquido”.

La “certezza” deve provenire da una quantificazione avente carattere di ufficialità, che neanche una fattura di un tecnico o il confronto con i bilanci dell’anno precedente potrebbe fornire.

Ci sarebbe quindi bisogno del giudice e di una sentenza di condanna per quantificare esattamente gli importi da risarcire.

Pertanto, solo proponendo una causa contro il lavoratore, il datore di lavoro può sperare di pretendere il risarcimento da chi eventualmente gli ha causato un danno.

L’impegno preventivo, e per via forfettaria, risulta pertanto incompatibile con le norme vigenti e per ciò rigettato dalla RSU.

Riteniamo quindi iniqua e inaccettabile la sottoscrizione del modulo di
consegna del bene strumentale delle cuffie che rechi la citata dichiarazione di preventiva disponibilità da parte del lavoratore al pagamento della cifra indicata e ci si riserva ulteriore valutazione a seguito della presentazione di diversa modulistica.

Restiamo in attesa di un Suo rapido riscontro.

La RSU  di  Sede

Si invitano le RSU di tutte le sedi INPS ad avanzare uguale richiesta ai
propri direttori di sede e contestualmente a sollecitare la consegna dei nuovi telefoni nel più breve tempo possibile a tutte/i le/i lavoratrici/tori.

Si sottolinea che la consegna delle cuffie microfoniche, qualora l’Amministrazione confermi la necessità di dotare le postazioni di lavoro di tale apparecchiatura, non può essere subordinata all’accettazione da parte delle/i lavoratrici/tori di una eventuale cauzione assolutamente illegittima ed ingiustificata.

Si invitano perciò le/i lavoratrici/tori a non sottoscrivere cauzioni per la consegna delle cuffie microfoniche e si chiede all’Amministrazione di considerare nulle le eventuali cauzioni già sottoscritte.

Considerata la grave situazione emergenziale che si vive da tempo nelle sedi INPS è inaccettabile quanto verificatosi in seguito al cambio di gestore telefonico, già annunciato nel messaggio istituzionale del 18 maggio 2018.

IL PERSONALE DEVE ESSERE VALORIZZATO NON PENALIZZATO!

19 gennaio 2019

S.I. COBAS Pubblico Impiego


  1. Nota

Al Direttore centrale Risorse Umane INPS
Giovanni Di Monde
dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it

Al Direttore centrale Organizzazione e sistemi informativi INPS
Vincenzo Damato
dc.OrganizzazioneeSistemiInformativi@postacert.inps.gov.it

Oggetto: in riferimento a messaggi hermes n.4536 del 4/12/2018 e n.2053 del 18/05/2018.

La scrivente Organizzazione Sindacale ritiene assolutamente inaccettabile che codesta Amministrazione in seguito alla prevista migrazione al nuovo sistema di comunicazione unificato (Wildix), come specificato nel messaggio hermes n.2053 del 18 maggio 2018, non sia riuscita a garantire una contestuale distribuzione dei previsti apparati telefonici.

Gli apparati telefonici infatti come si legge nel messaggio hermes n.4536 verranno distribuiti alla stragrande maggioranza del personale entro un temine imprecisato e cioè entro i primi mesi del 2019.

Inoltre la distribuzione delle cuffie microfoniche è subordinata alla sottoscrizione da parte delle/i lavoratrici/tori di un modulo predisposto dalla Direzione centrale Organizzazione e Sistemi Informativi (si allega) in cui deve essere formalmente accettata una cauzione di 70 euro, assolutamente illegittima ed ingiustificata qualora si ritenga necessario dotare la postazione di lavoro di tale apparecchiatura.


La scrivente organizzazione sindacale chiede che venga garantita nel più breve tempo possibile la distribuzione degli apparati telefonici e che non venga prevista alcuna eventuale cauzione per apparecchiature necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa.

In attesa di sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

8 gennaio 2019 per

S.I. COBAS Pubblico Impiego

Cinzia Guarducci
Enzo Perfetto