In piazza a Prato per rompere il silenzio sullo sfruttamento nel settore tessile: sabato gli operai del settore hanno protestato dal Comune.
I lavoratori del S.I. Cobas che hanno lottato e ottenuto condizioni di lavoro dignitose oggi sono sotto attacco.
Con lettere disciplinari quotidiane vogliono sbattere fuori chi ha lottato per poter continuare indisturbati a sfruttare 12, 14 ore al giorno 7 giorni a settimana.
Solo con l’organizzazione dei lavoratori si può sperare di estirpare il sistema di schiavitù di cui Prato è provincia sono completamente impregnate.
Portiamo inoltre il nostro sostegno ai lavoratori senza documenti che dopo il controllo in una fabbrica la settimana scorsa rischiano un decreto di espulsione.
I lavoratori sfruttati e senza documenti possono e devono rimanere a prato con Permessi di Soggiorno speciali.
Sempre sabato scorso, a Firenze, gli operai Zara organizzati con il S.I. Cobas hanno manifestato contro lo sfruttamento e la repressione della multinazionale della moda:
In concomitanza, a Arese (MI), altri lavoratori per Zara hanno manifestato nel centro commerciale “Il Centro” conto il sistema delle cooperative con cui i padroni eliminano ogni diritto e abbassano i salari, uccidendo la dignità di chi lavora: