Dall’altra notte, dai cancelli di FCA Pomigliano i licenziati politici Fiat-Fca e solidali stanno distribuendo questo volantino, di cui qui sotto pubblichiamo il testo:
“Lo sciopero nello stampaggio con adesione di tutti gli operai dimostra che la misura é colma.
Gli operai non sono più disponibili a credere a tutto quello che gli viene promesso e di cui in passato poco é stato realizzato.
In una situazione dove non ci sono prospettive reali per il futuro, dove la produzione della Panda é ormai alla fine del suo ciclo e sopravvvive con ulteriori rifacimenti come la Panda Wind, l’azienda cerca di spremere il limone fino alla fine.
Senza prospettive per il futuro ci chiede di aumentare turni e ritmi, perdendoci pure soldi con l’eliminazione dello straordinario.
Bene hanno fatto gli operai dello stampaggio a fermarsi e dire basta.
Il problema degli operai dello stampaggio é lo stesso degli operai degli altri reparti.
Fino ad ora sono stati zitti ed hanno accettato tutto.
Ora il vento é cambiato.
La Panda Wind e il nuovo Suv promesso, ammesso che venga veramente tra un anno o addirittura due, non risolveranno il problema occupazionale a Pomigliano perché solo una minoranza verrà impeganata.
In queste condizioni non bisgona dare la possibilità agli azionisti FIAT-FCA di guadagnare gli ultimi spiccioli sulla nostra pelle, sia aumentando ritmi e turni, sia pagandoci di meno.
Lo sciopero di oggi dimostra che la fabbrica é pronta alla mobilitazione, gli operai non sono più fermi – come in questi anni si é detto per evitare di chiamarli alla mobilitazione – e sono pronti allo sciopero.
E lo sciopero deve essere proclamato.
Blocchiamo l’aumento dei ritmi, blocchiamo l’aumento dei turni, blocchiamo il lavoro di sabato.
Noi siamo con gli operai indipendentemente dalla bandiera sindacale come abbiamo sempre fatto.
La cosa importante é che gli operai comincino a diventare di nuovo protagonisti e a reagire al supersfruttamento imposto dall’azienda e comincino ad aprire gli occhi sulle false promesse che da dieci anni ci propinano.
Ai sabato di lavoro rispondiamo con lo sciopero!
Sul diritto di sciopero chiariamoci, poiché sono usciti comunicati sindacali non veritieri.
Il diritto di sciopero non é legato a questioni contrattuali: é vero che le organizzazione firmatarie del CCSL non possono proclamare lo sciopero senza un accordo preventivo con l’azienda, ma resta il principio per cui lo sciopero é un diritto individuale, in capo ad ogni singola lavoratrice e ogni singolo lavoratore, sancito e garantito dalla Costituzione italiana, il cui esercizio non può essere precluso o limitato.
Pertanto ogni lavoratore può mettersi in sciopero anche in assenza di un’indizione dello stesso da parte delle organizzazion sindacalii, siano esse firmatarie o non di contratto.
Come organizzazione sindacale diciamo già d’adesso che per i sabati lavorativi a partire dal 2 marzo dichiareremo lo sciopero per tutti i due turni di lavoro a sostegno di chi ha deciso di dire basta.
Ben vengano iniziative anche da altri, noi siamo per l’unità degli operai e per la difesa dei loro interessi con la lotta.
S.I. COBAS FCA