Approfondimenti politiciCobasIn EvidenzaLogisticaLombardia

[COMUNICATO] Toncar di Muggiò (MB): lo Stato dei padroni alza il tiro contro chi sciopera

TONCAR DI MUGGIO’ (MB):

LO STATO DEI PADRONI

ALZA IL TIRO CONTRO CHI SCIOPERA

Dopo le violente cariche di stamattina contro il presidio dei licenziati Toncar, la Questura di Monza alza ulteriormente il tiro contro gli operai in lotta.

E’ di pochi minuti fa la notizia che uno dei delegati del SI Cobas alla Toncar, dopo essere stato fermato “a freddo” dai carabinieri e tradotto in Caserma venerdi scorso nelle ore successive allo sciopero, stamattina si è visto consegnare una notifica di avvio di procedimento per rimpatrio con Foglio di via obbligatorio dal comune di Muggiò.

Questo pesantissimo atto intimidatorio fa il paio con la circolare emessa in queste ore dal Ministero dell’interno che dispone il presidio permanente delle forze dell’ordine fuori ai cancelli della Toncar!

Per i signori al governo il “rispetto della legalità” vale solo quando si tratta di manganellare o arrestare chi lotta per difendere le proprie condizioni di vita e di lavoro, mentre ai padroni, come nel caso della Toncar, non solo si permette di licenziare in maniera indiscriminata e in palese violazione delle leggi e dei contratti nazionali, ma si da man forte con un impressionante spiegamento militare, laddove si tratta di reprimere gli scioperi nati proprio in risposta alle illegalità del padrone.

E’ evidente che il ministro Salvini sta viaggiando in maniera spedita verso l’instaurazione di un vero e proprio Stato di Polizia, e non è un caso che l’escalation repressiva parta proprio da uno dei feudi della Lega Nord e colpisca quel settore della classe lavoratrice che oggi, attraverso le lotte del SI Cobas, rappresenta una delle poche reali spine nel fianco per i disegni reazionari del governo.

Contro questa barbarie non bastano i proclami e le sfilate: occorre reagire in maniera decisa e compatta, intensificando gli scioperi e avviando una campagna contro l’escalation repressiva su un piano generale, sia sindacale che politico, a partire dalla difesa intransigente del diritto di sciopero in tutti i luoghi di lavoro.

Per questi motivi, rilanciamo lo sciopero dell’8 marzo, contro la repressione, contro il DL Sicurezza e per la caduta del governo Salvini-Di Maio.

Toccano uno, toccano tutti!

SI Cobas nazionale