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[ROMA] Basta sfratti e sgomberi! Diritto alla casa e diritto al salario stessa lotta: verso lo sciopero generale d’ottobre e la manifestazione nazionale a Roma

BASTA SFRATTI E SGOMBERI!

L’inizio della settimana ha visto inscenare la rappresentazione più chiara di quella che si chiama “guerra contro i poveri”.

Il Ministro Salvini ha scelto di sgomberare con più di 500 uomini 78 famiglie, tra cui 80 minori ed un malato oncologico, per dare dimostrazione della sua forza.

Stavolta in ballo non c’erano le proprietà degli amici come Luca Parnasi, ma semplicemente la voglia di vendetta leghista che costruisce la sua propaganda sull’odio verso le classi subalterne.

Forse pensavano di averci spaventati, con quello schieramento di forze.

Forse credevano non sapessimo come vengono spese le tasse dei lavoratori, e che i mezzi per gli sgomberi ci sono sempre, mentre i soldi per le case popolari non ci sono mai.

Un occupante è un lavoratore che – per qualche ragione – non ha ereditato una soluzione abitativa e con gli stipendi che il Capitale ci fa sudare non è semplicemente possibile affittare una casa a Roma.

Spesso questi lavoratori sono immigrati, e spesso gli occupanti sono immigrati, che costruiscono con la lotta insieme agli occupanti italiani un’alternativa concreta allo stare per strada.

Ecco perché Salvini ha necessità di cancellarli perché spiegano abbastanza bene la sua ossessione per la chiusura delle frontiere: bisogna evitare che altri disperati smettano di considerarsi disperati ed inizino a resistere nelle case così come nei magazzini.

Lo sappiamo Noi che siamo sia facchini che occupanti e che ogni giorno ci dobbiamo confrontare con i picchetti di fronte ai cancelli così come davanti le occupazioni.

La faccia di bronzo con cui la Prefetta e la Giunta continuano a parlare di cattivi maestri che istigano le famiglie occupanti a rifiutare soluzioni alloggiative che costano più di 500€ al giorno a persona ci dice che il governo di questa Città è cieco.

Cieco di fronte alla speculazione immobiliare che ha prodotto un meccanismo che solo a Roma fa 30.000 nuove famiglie sfrattate ogni anno con la forza pubblica.

Cieco di fronte alla capacità di autorganizzarsi dei /lle proletari/e in emergenza abitativa, ed infine cieca di fronte all’indignazione che la gente normale inizia a provare di fronte allo schifo di una macchina istituzionale capace di spendere solo per sottrarre diritti alle persone.

Salvini ed i fascisti che hanno festeggiato questa sconcezza si troveranno la prossima volta una resistenza ancora più larga. Il proletariato meticcio ribadisce con forza la sua incrollabile determinazione alla legittima difesa con ogni mezzo necessario.

Verso lo Sciopero generale!

Diritto alla casa Diritto al salario stessa lotta!

S.I Cobas Roma