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[ALESSANDRIA] Lavoratori Clo in conferenza stampa dal magazzino Coop di Tortona, la lotta continua: indietro non si torna!

Riprende la lotta dei lavoratori Clo nel magazzino Coop del polo logistico di Tortona (AL).

La Clo continua a affermare di esser un campione del cooperativismo di sinistra ma, nei fatti, da un lato opera uno sfruttamento scientifico dei lavoratori, dall’altro lato non accetta che alcuni suoi operai abbiano deciso di sindacalizzarsi con un’organizzazione conflittuale, ovvero non subalterna ai ricatti padronali della produzione e della produttività; un’organizzazione qual è il S.I. Cobas, che anzi avanza rivendicazioni concrete di miglioramenti economici e politici per emancipare le condizioni di lavoro e di vita.

Forte e incessante la repressione contro gli operai Clo che hanno alzato la testa e il loro sindacato (aiutata dalle leggi reazionarie dei governi nazionali di destra centro e sinistra, tutti indifferentemente e opportunisticamente anti-operai), cioè contro la lotta del lavoratori Coop (prima azienda cooperativa d’Italia e tra le maggiori realtà della grande distribuzione in Europa) tanto prima quanto dopo il riuscito sciopero dell’8 marzo.

Repressione che colpisce chi alza la testa sia dentro il magazzino (con più di 150 lettere di contestazione e provvedimenti disciplinari inviati in meno di 9 mesi agli iscritti S.I. Cobas) che fuori (decine le denunce arrivate a operai Clo nonché a lavoratori esterni e realtà dell’alessandrino solidali, tutti colpiti per aver scioperato): un attacco di concerto con le istituzioni dello Stato “democratico” – Questura, Prefettura e Ispettorato del Lavoro – accanito e vergognoso, perché il padrone ha paura che l’esempio di lotta rappresentato dal coraggio e dalla determinazione di questi operai (in maggioranza immigrati, giovani e con famiglia) buchi il muro di paura e ignoranza che finora ha permesso ai padroni e ai loro capi di dominare, con la carota e soprattutto col bastone, la forza lavoro nel magazzino Coop come in tutto il polo logistico tortonese, peraltro aprendo nelle industrializzate zone di Tortona Alessandria e Asti prospettive nuove ai lavoratori di settori oltre la logistica e non solo della componente immigrata ma anche italiana di chi con il suo lavoro duro e sfruttato crea il “made in Italy”.

Contro la “sinistra” delle Clo e delle Coop, nella propaganda pubblicitaria e istituzionale parolaia con i cittadini-consumatori (vedi il tanto propagandato eppure disatteso Codice Etico, come ha dimostrato il caso del Panificio Toscano a Prato) in realtà spietatamente padronale con i lavoratori e le loro famiglie, gli operai Clo che hanno alzato la testa continuano nel lavoro di organizzazione della lotta, insieme ai solidali per mettere in campo azioni utili per riconquistarsi salario diritti e dignità… come insegna la storia del movimento operaio, usando l’arma della solidarietà nella lotta e se necessario dello sciopero!

Lacrimogeni, denunce e contestazioni non ci fermeranno: indietro non si torna, chi tocca uno tocca tutti!

Solo la lotta paga, uniti si vince!

Lavoratori Clo del S.I. Cobas