PACCO E CONTROPACCOTTO
LA MESSINSCENA DELLA MANIFESTAZIONE DOVE TUTTI ERANO ATTORI AL SERVIZIO DEI PADRONI TRANNE GLI OPERAI
Era già tutto scritto hanno solo continuato il teatrino, negli incontri precedenti al 31 ottobre i servi sindacali, le marionette del governo e il burattino Conte avevano già concordato con i responsabili Whirlpool il prolungamento dei contratti di solidarietà e la conseguente finta ripresa delle trattative.
Come capita a chi protesta sotto le single sindacali confederali la presa per il culo è assicurata.
La stessa sorte toccherà agli operai Fca.
NOI NON LO PERMETTEREMO E LOTTEREMO FINO ALLA FINE.
SI COBAS FCA
La strategia padronale non cambia e tiene il passo da oltre un secolo, non cambia nemmeno quella degli operai che non riescono a liberarsi dei loro becchini sindacali, con queste condizioni la morte lenta degli operai è un atto dovuto.
Noi abbiamo detto è confermiamo tutto: OCCUPARE LA FABBRICA IMPADRONIRSI DEI MEZZI DI PRODUZIONE, ORGANIZZARE ASSEMBLEE GIORNALIERE E PARTIRE SA SUBITO CON ALTRE INIZIATIVE DI LOTTA AUTORGANIZZATE E SCOLLEGATE DALLE STRUTTURE SINDACALI.
Per meno di questo è un film già visto.
31 ottobre,
SI COBAS FCA
120 giorni in più di agonia buoni a salvare la faccia di governo e Confederali (i padroni alla reputazione dei loro lacchè ci tengono eccome…), a far sbollire la tensione e gestire gli esuberi con l’esca luccicante degli incentivi all’esodo: questo il succo dell’apparente e momentaneo dietrofront dei padroni.
Che i confederali siano dei magliari d.o.c. è noto.
Ma il problema non sta sull’intensità o meno della lotta, dato che la lotta gli operai Whirlpool l’hanno fatta.
Il punto è per cosa si lotta.
Se l’obbiettivo è la garanzia del salario pieno, con o senza Whirlpool, allora si occupa la fabbrica per tenere in ostaggio i macchinari finchè non si trova una soluzione certa e soprattutto duratura.
Se invece ci si limita alla “difesa del lavoro” implorando in ginocchio ai padroni di non andarsene e con tanto di garanzia che gli operai napoletani sono più bravi, efficienti, docili e produttivi di quelli di altre città, ad avere la meglio sarà sempre il metodo della “rana bollita”.
31 ottobre,
Un lavoratore S.I. Cobas