Mattinata di sciopero ad XPO Pontenure.
Fermi in solidarietà anche i lavoratori del magazzino di Piacenza – Le Mose e pronti a dare la loro solidarietà tutti gli altri siti di XPO in Italia.
Nemmeno un anno fa, mentre gli altri “sindacati” stendevano un tappeto rosso, il S.I.Cobas era l’unico sindacato a mettere in guardia dall’ingresso del fornitore “Mr.Job”.
Sono passati 11 mesi e si è dimostrato che avevamo ragione: a rischio sono le quote sociali (che i confederali volevano di 3.000 euro, ma eravamo riusciti a ridurre a 500) e soprattutto il TFR (che confederali e UGL vorrebbero accettare di far recuperare in 4 anni dall’INPS, mentre noi lo vogliamo subito).
Si tratta del 13esimo cambio appalto in 9 anni per le lavoratrici e i lavoratori di Pontenure: una vergogna senza possibili scusanti giustificata solo dalla fame di profitto padronale. Ad ogni cambio appalto si perdono ferie maturate, permessi…e recuperare i TFR è un’epopea (la settimana scorsa sono arrivati quelli del 2015).
Come sempre, solo il S.I.Cobas dice la verità con ampio anticipo ai lavoratori e solo il S.I.Cobas ha il coraggio di organizzarsi e lottare.
Ringraziamo gli iscritti ad altre sigle che oggi hanno aderito al 100% alla nostra lotta e sono venuti a scusarsi imbarazzati per le scelte dei loro sindacati.
La vergogna che ci avete detto di provare va trasformata ora in iniziativa e lotta!
Grazie allo sciopero di oggi si è ottenuto un tavolo in prefettura per domani: se non avremo le garanzie, lo sciopero continuerà!
S.I. Cobas Piacenza